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In evidenza
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Temi caldi
Il Pnrr e i bonus edilizi "hanno
rappresentato per il nostro Paese un'importante opportunità di
sviluppo e investimenti che hanno garantito, nel 2022 e nel
2023, una significativa crescita economica che però non si è
dimostrata stabile e duratura", tanto che, "secondo i dati
elaborati dal Centro studi del Consiglio nazionale degli
ingegneri, le stazioni appaltanti hanno pubblicato, nell'anno
appena concluso, bandi di gara per servizi di ingegneria e
architettura per un ammontare complessivo di circa 1,4 miliardi
di euro, il 18,4% in meno rispetto al 2023". E si tratta,
sottolineano i professionisti, "di un valore allineato con
quelli degli anni pre-pandemia" da Covid.
Sebbene, recita la nota, il peso delle gare del Pnrr si sia
mantenuto costante rispetto al 2023 (circa il 13%), nel 2024
sono nettamente calati gli importi destinati ai servizi di
ingegneria e architettura, considerando tutte le tipologie di
gara, a conferma di una inversione di tendenza. E, si evideniza,
"aggiungendo anche gli importi destinati ai soli servizi di
ingegneria nelle gare di appalto integrato, l'ammontare
complessivo delle somme poste a base d'asta è passato da 2,6
miliardi del 2023 a 1,6 miliardi nell'anno appena concluso".
Per il presidente del Consiglio nazionale degli ingegneri Angelo
Domenico Perrini, il rapporto testimonia come l'effetto benefico
di Pnrr e bonus edilizi sia "ormai pressoché svanito, aprendo
scenari preoccupanti per i professionisti italiani. In questo
contesto il Consiglio nazionale resta fermo sulla propria
posizione che mira a mettere in atto tutti gli interventi
possibili per valorizzare al massimo la figura e il lavoro dei
professionisti. Questa azione non può che avere come stella
polare la difesa e l'estensione dell'applicazione della legge
sull'equo compenso" a tutti i committenti dei professionisti (la
disciplina del 2023 impone l'obbligo della giusta remunerazione
per i lavoratori autonomi alle imprese con oltre 50 dipendenti o
con almeno 10 milioni di fatturato, ndr).
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