Rischio effetto a catena per il
settore metalmeccanico veronese dopo i dazi al 25% annunciati
dall'amministrazione Trump per acciaio e alluminio a partire dal
prossimo 12 marzo. Secondo la Camera di Commercio di Verona il
pericolo delle nuove tariffe potrebbe infatti ripercuotersi sul
comparto metallurgico e meccanico, che da solo vale circa un
terzo del totale export scaligero verso gli Usa.
Secondo il presidente della Camera di Commercio di Verona,
Giuseppe Riello: "I dazi comporterebbero un gap importante di
competitività per il settore della metalmeccanica veronese, che
oltreoceano nei primi 9 mesi di quest'anno ha espresso un valore
di circa 200 milioni di euro". "Non solo - ha aggiunto Riello -
per rimanere sul mercato l'industria scaligera e la sua filiera
dovranno rinunciare, per quanto possibile, a parte della propria
marginalità, pena una riduzione significativa della domanda. Un
effetto a catena che ricadrebbe su tutta la filiera produttiva,
coinvolgendo così anche fornitori, trasportatori e servizi".
"Anche le costruzioni, che utilizzano l'acciaio per le strutture
e l'alluminio per gli infissi, potrebbero essere seriamente
penalizzate". "Un'incertezza - ha concluso - che potrebbe infine
scoraggiare gli investimenti delle imprese, con conseguenze
negative sulla crescita e sullo sviluppo del territorio sia in
termini di produttività che di occupazione".
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