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Collisione nel Mare del Nord, un arresto per 'negligenza grave', è il comandante del cargo

Collisione nel Mare del Nord, un arresto per 'negligenza grave', è il comandante del cargo

Il Solong non trasportava cianuro di sodio

LONDRA, 11 marzo 2025, 20:00

Redazione ANSA

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Collisione Gb,  'almeno 32 feriti, si valuta inquinamento ' - RIPRODUZIONE RISERVATA

Collisione Gb, 'almeno 32 feriti, si valuta inquinamento ' - RIPRODUZIONE RISERVATA

E' il comandante della Solong, portacontainer tedesca battente bandiera portoghese, il 59enne arrestato oggi dalla polizia britannica nell'ambito delle indagini sulla collisione navale avvenuta ieri nel mare del Nord. Lo ha confermato alla Bbc dalla Germania un rappresentante della Ernst Russ, società armatrice della stessa nave, senza indicare il nome dell'uomo. La fonte ha aggiunto di non voler rilasciare per ora alcun commento "in nome del rispetto per l'investigazione in corso": investigazione a cui il capitano e tutto l'equipaggio della Solong "stanno collaborando", si è limitato ad assicurare. L'ufficiale è sospettato di "omicidio colposo derivato da negligenza grave" dopo la morte presunta dell'unico marittimo dato inizialmente per disperso nell'incidente. Stando a quanto finora appurato, la Solong, in navigazione fra la Scozia e il porto olandese di Rotterdam, ha centrato su un fianco la petroliera svedese Stena Immaculate - affidata per questo viaggio alla società di trasporti americana Crowley e noleggiata dal Pentagono per il trasporto di 220.000 barili di carburante per jet militari altamente infiammabile (cherosene) - mentre questa era all'ancora al largo delle coste inglesi, di fronte al porto di Hull.

    L'arresto è scattato dopo lo stop definitivo delle ricerche dell'unica persona rimasta dispersa nell'incidente: un marittimo del Solong, per il quale è stata ormai dichiarata la morte presunta. Il provvedimento fa riferimento all'ipotesi di reato della "negligenza grave" con conseguente "omicidio colposo". Il fermo è stato eseguito dalla Humberside Police, competente per territorio, che indaga in collaborazione con la Guardia Costiera e con l'Autorità marittima locale, come precisato in un briefing ai giornalisti dal sovrintendente capo di polizia Craig Nicholson.

   La nave cargo tedesca battente bandiera portoghese Solong, coinvolta nella collisione con la petroliera Stena Immaculate nel Mare del Nord, a poche miglia dalle coste britanniche dell'Inghilterra nordorientale, non trasportava cianuro di sodio, una sostanza altamente tossica, come detto in un primo momento. E' quanto emerge da una nota diffusa dalla compagnia Ernst Russ, proprietaria della portacontainer. "Confermiamo che a bordo c'erano 4 container vuoti che in precedenza hanno contenuto la sostanza chimica pericolosa", si legge nel comunicato. Una notizia molto positiva a fronte dei timori per le conseguenze ambientali.

   Non risultano al momento segni evidenti di inquinamento prodotto dalla collisione avvenuta nel Mare del Nord. Lo ha detto alla Camera dei Comuni Mike Kane, viceministro britannico responsabile per il trasporto marittimo, secondo cui sono già state predisposte delle misure di contrasto all'inquinamento marino e aereo. "Una volta spento l'incendio sulla Solong, inizieremo a metterle in pratica", ha aggiunto Kane. Intanto lo Yorkshire Wildlife Trust, ente che gestisce due importanti riserve naturali lungo il tratto di costa interessata dall'incidente, ha affermato di non aver ancora visto alcuna prova che il carburante disperso sia arrivato a riva. Stando agli esperti, sono determinanti nel causare o meno un danno ambientale la direzione del vento e il movimento delle maree. Nella zona si trovano la riserva di Spurn Head e quella di Flamborough Cliffs, che ospitano diverse specie di animali protetti.

   La compagnia armatrice Ernst Russ ha espresso nella nota le proprie condoglianze alla famiglia del membro dell'equipaggio del Solong disperso, dopo che sono state interrotte le ricerche. Il marittimo viene infatti dato per morto dalle autorità britanniche, come ha riferito alla Camera dei Comuni il viceministro responsabile per il trasporto in mare Mike Kane.

   Continua la lotta contro il fuoco a bordo di entrambe le navi protagoniste ieri di una collisione al largo delle coste britanniche del mare del Nord, la portacontainer battente bandiera portoghese Solong e la petroliera svedese Stena Immaculate noleggiata dal Pentagono. Lo ha reso noto in un aggiornamento la Guardia Costiera, aggiungendo di ritenere improbabile che la Solong "possa restare a galla". Downing Street e un viceministro del governo di Keir Starmer intervenuto in Parlamento hanno confermato da parte loro che al momento non vi sono sospetti di un atto criminale intenzionale.

   L'incendio scatenato ieri dalla collisione tra una nave cargo e una petroliera avvenuta nel Mare del Nord, al largo delle coste dell'Inghilterra, non è stato ancora domato: lo hanno reso noto le autorità portuali britanniche. La petroliera Stena Immaculate, noleggiata dall'esercito statunitense, era all'ancora a circa 16 km dalla città di Hull nello Yorkshire, sulla costa orientale del Regno Unito, quando è stata speronata dalla nave portacontainer Solong. La collisione ha provocato un vasto incendio, che è "ancora in corso", e una perdita di cherosene. Un membro dell'equipaggio della nave cargo risulta ancora disperso.

Video VIDEO - Collisione tra due navi al largo delle coste britanniche nel Mare del Nord

Una fonte del governo britannico ha affermato che al momento nulla indica un'azione deliberata all'origine della collisione nel Mare del Nord, al largo delle coste dell'Inghilterra, tra la nave cargo tedesca Solong e la petroliera svedese Stena Immaculate che trasportava carburante per jer militari Usa noleggiata dal Pentagono: lo riporta il Daily Telegraph. Intanto, i sopravvissuti del devastante incendio che è scoppiato in seguito alla collisione hanno parlato di un "inferno" a bordo della petroliera, riporta la Bbc. Uno dei membri dell'equipaggio della nave ha rievocato i momenti mentre con i suoi colleghi cercava di domare le fiamme ma di fronte all'impossibilità di controllare il rogo è stata presa la decisione di raggiungere la scialuppa di salvataggio e abbandonare la Stena con le fiamme ormai arrivate ovunque. L'uomo ha raccontato anche di alcuni marittimi che si sono bruciati i capelli nelle fasi convulse dell'evacuazione. La notizia della collisione domina le prime pagine dei quotidiani del Regno Unito, che parlano di "catastrofe", come il tabloid Daily Mirror, e "fuoco infernale" come il Sun. Mentre il Times si concentra sul rischio di un "eco-disastro" per le sostanze riversate in mare.

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