Approda ad Algeri, il 24 febbraio, la
mostra 'The New Poetic Activism - Il design italiano alla
ricerca degli oggetti inevitabili', creata dall'Adi Design
Museum di MIlano a cura di Mario Trimarchi.
La mostra, promossa dall'ambasciata d'Italia in Algeria, in
collaborazione con l'Istituto italiano di cultura di Algeri e
l'Agenzia Italiana per il Commercio Estero, si propone di
raccontare una storica collaborazione tra creatività e industria
che da sempre caratterizza il Made in Italy, attraverso la
testimonianza di 17 designer italiani, attenti alla ricerca di
nuove poetiche espressive, spesso indipendenti dalle logiche
commerciali del prodotto.
Storicamente il design nel nostro paese si è posto, oltre che
come professione al servizio dell'apparato produttivo, come voce
critica nei confronti dell'industria, con una riflessione sulla
relazione tra le persone e gli oggetti, tra le cose e le case.
"Per quella parte di mondo che ha già tutto e che si interroga
sulle responsabilità etiche connesse alla moltiplicazione dei
prodotti - spiega il curatore Trimarchi - sarebbe urgente
approfondire il significato dei nuovi oggetti poetici, che ci
sembra vogliano essere forse pochi, forse eterni, forse
inevitabili".
"Il disegno industriale" commenta Luciano Galimberti, presidente
Adi, "ha sempre lavorato a coniugare razionalità costruttiva e
sensazione, funzione e bellezza". Questa mostra, aggiunge
Galiberti, vuole esplorare la vocazione dei designer italiani a
creare oggetti "che sono più che mai compagni di vita e sorgente
di idee insieme, ma al di là della funzione".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA