Dopo una accesa polemica è stato ritirato un emendamento della deputata di Forza Italia Rosaria Tassinari, che dirottava i fondi per le celebrazioni per gli 80 anni della Liberazione, al costituendo Museo della Resistenza di Milano. La parlamentare azzurra "per sgombrare il campo da ogni equivoco" ha preferito optare per questa mossa.
Tassinari ha presentato il proprio emendamento al decreto sulla Pa, che viene esaminato in questi giorni dalle Commissioni Affari costituzionali e Lavoro della Camera. Esso andava a modificare una norma introdotta dalla scorsa legge di Bilancio: questa destinava per il 2025 700mila euro per "consentire la promozione e lo svolgimento di iniziative per la celebrazione dell'ottantesimo anniversario della Resistenza e della guerra di liberazione, della Repubblica e del voto delle donne e della Costituzione". Tali fondi erano "destinati a finanziare le iniziative promosse dalla Confederazione italiana fra le associazioni combattentistiche e partigiane", cioè l'Anpi e altre associazioni consimili. La proposta di Tassinari consisteva nel dirottare tale somma "nello stato di previsione della spesa del Ministero della cultura", nel Fondo per il Museo nazionale della resistenza". "E' un fatto di estrema gravità - ha tuonato Andrea De Maria del Pd - e una messa in discussione di un impegno unitario per la memoria del 25 aprile. L' emendamento sia ritirato ed il Governo rispetti gli impegni presi in occasione della approvazione della Legge di Bilancio".
Anche Avs con Filiberto Zaratti ha parlato di "provocazione".
Tassinari ha inizialmente difeso la propria proposta, salvo poi successivamente annunciarne il ritiro: "non c'è mai stata alcuna intenzione di sottrarre risorse a ricorrenze così importanti per la storia del nostro Paese - ha chiarito - . Il 25 Aprile è una festa fondamentale, profondamente sentita, che ho sempre onorato anche nei miei anni da sindaco". "Proprio per evitare che una sterile polemica politica, del tutto infondata, possa inquinare lo spirito di unità e memoria che deve caratterizzare la Festa della Liberazione, ho deciso di ritirare l'emendamento, così da sgombrare il campo da ogni equivoco".
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