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Champions League: Real Madrid-City, ultima chiamata per Guardiola

Champions League: Real Madrid-City, ultima chiamata per Guardiola

Citizens al Bernabeu per salvare stagione. Ancelotti pochi dubbi

ROMA, 18 febbraio 2025, 21:27

Redazione ANSA

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© ANSA/EPA

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 "Se questa potrebbe essere la mia ultima partita in Champions sulla panchina del City? Non lo so. Abbiamo molto da fare davanti a noi - risponde -. Ma certo, se non passiamo potrebbe essere la mia ultima partita. Però la decisione non è mia".

Alla vigilia del ritorno del play off contro il Real Madrid, e dopo il 2-3 dell'andata in Inghilterra, le parole di Pep Guardiola, oltre a fare un riferimento alla vicenda delle infrazioni finanziarie, sembrano confermare che quella del rinnovato Bernabeu potrebbe essere davvero l'ultima chiamata per il manager catalano che alla guida dei campioni d'Inghilterra ha vinto tutto.

Ma il Real Madrid di Carlo Ancelotti è una montagna da scalare, anche se Guardiola si 'rimangia' quanto aveva detto nei giorni scorsi, ovvero che i suoi avevano l'1% di possibilità di passare, parole alle quali peraltro Ancelotti non ha mai creduto ("Pep non lo pensa davvero, crede sicuramente di avere più possibilità di così").

E infatti ora Guardiola dice che "ho mentito, ho fatto quel commento perché in Inghilterra eravamo praticamente fuori, ma con il passare della settimana, uno si anima. Non ci portiamo dietro il miglior risultato, ma ci proveremo". "Dovremo attaccare, provarci - dice ancora -. Domani sarà come andare ad Anfield o a Barcellona: servirà fare una partita praticamente perfetta per vincere". E Ancelotti che ne dice? Intanto si rallegra perché non ha dubbi di formazione.

"Quelli che avevo sono stati dissipati - spiega -. Rudiger può esserci dall'inizio, Tchouameni può giocare come centrocampista difensivo e Asencio come difensore centrale. Valverde, dobbiamo vedere come si sente. Si è allenato normalmente ma, dopo l'Osasuna, ha avuto qualche piccolo dolore". Ma alla fine l'uruguayano ci sarà, così come in avanti sarà confermato il tridente offensivo formato da Vinicius Junior, Rodrygo (per avere il quale un anno fa il City avrebbe fatto follie) e Mbappé. Al quale, ora che ha ripreso a essere una macchina da gol, il tecnico del Real dedica una battuta: ""con lui serviva solo un po' di pazienza, il periodo di adattamento era indispensabile. Ora è finito e sta giocando molto bene". Motivo in più che ha Guardiola di preoccuparsi. 

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