Assolti perché il fatto non costituisce reato, perché non è stata sufficientemente raggiunta la prova, il sindaco dell'epoca Marco Galli e il capo della protezione civile comunale Furio Laghi di Manciano (Grosseto) imputati per la morte delle sorelle Marisa e Graziella Carletti, annegate nella loro auto che il 14 ottobre 2014 venne travolta da un'improvvisa piena del torrente Sgrilla, esondato, mentre percorrevano la ex statale Maremmana.
Galli e Laghi erano accusati dal pm Maria Navarro di omicidio colposo.
La sentenza è
del giudice Bilisari che ha assolto gli imputati "per non aver
raggiunto completamente la prova - ha spiegato Alessandro
Antichi, legale di parte civile della famiglia Carletti -. Il
reato è stato commesso ma viene considerata una negligenza non
imputabile, o comunque non c'è prova che lo sia stata". Agli
imputati il pm contestava varie omissioni: dalla reperibilità
telefonica del personale, alla presunta omessa pianificazione
dei rischi sul territorio durante un evento del genere.
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