Anghiari, borgo medievale toscano
celebre per la battaglia campale nel Quattrocento tra fiorentini
e milanesi dipinta da Leonardo diventa ora città della Donna. Lo
fa con un' esposizione, che, da oggi al prossimo 8 marzo,
popolerà quattro spazi del suo centro storico di decine di opere
raffiguranti l'immagine femminile dal Rinascimento ad oggi, tra
mito, rappresentazioni bibliche, evangeliche e molto altro
ancora.
In Storie di Donne, questo il titolo della mostra, dipinti,
disegni e sculture, disseminati tra Museo della Battaglia e di
Anghiari, Museo di Palazzo Taglieschi, Chiesa di Sant'Agostino e
Palazzo Pretorio sintetizzano di fatto cinque secoli di cultura
occidentale attraverso le rappresentazioni iconografiche di Eva,
Maria, Maria Maddalena, Santa Caterina, e ancora Leda, Medea,
Penelope (solo per citarne alcune), realizzate da grandi maestri
quali Michelangelo, Dürer, Jacopo della Quercia, Giovanni dal
Ponte, Goya, Manet; fino ad arrivare al recupero, tutto
contemporaneo, di forme figurative più arcaiche della
femminilità portato avanti dallo scultore romagnolo Ilario
Fioravanti, si spiega in una nota. Il risultato è un esaustivo
racconto per immagini a cavallo fra storiografia, leggenda,
allegorie, simbolismi, spiritualità.
Realizzata dal Comune insieme al Museo della Battaglia e di
Anghiari con la curatela dagli storici dell'arte Benedetta
Spadaccini e Gabriele Mazzi, l'esposizione nasce, non a caso,
proprio dall'idea di due donne: Alberica Barbolani da Montauto e
Ilaria Lorenzini, rispettivamente assessore alla Cultura ed al
turismo della città toscana. "Come sempre avviene - spiega
Alberica Barbolani da Montauto - gli eventi scaturiscono da
lunghi periodi di preparazione, riflessione e studio. In questo
caso sono molteplici i fattori che concorrono a comporre questa
mostra, il primo dei quali è la fiducia nel dialogo e nella
ricerca di obiettivi comuni, che puntualmente, quando sono
nobili, vengono trovati".
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