inta Diaw, artista
visuale italo-senegalese che vive e lavora tra Milano, dove è
nata nel 1995 e Dakar, in mostra a Santa Croce sull'Arno (Pisa),
con l'obiettivo di realizzare processi di dialogo e convivenza
tra culture diverse coinvolgendo, in un processo partecipativo,
la numerosa comunità senegalese che risiede nel comune toscano.
La popolazione di Santa Croce, cittadina conosciuta per la
lavorazione della pelle, circa 14.600 persone, si ricorda, è
costituita per il 23% da migranti provenienti da oltre 50 paesi
richiamati negli anni da un tessuto economico estremamente
dinamico. Quella senegalese è una comunità assai numerosa e,
come per tutte le etnie, la sua composizione vede moltissime
seconde generazioni di bambine e bambini, giovani nati a Santa
Croce sull'Arno.
'Del cosmo e della terra' il titolo dell'esposizione di Binta
Diaw, ospitata dal 20 gennaio al 3 marzo a Villa Pacchiani: in
mostra una serie di opere significative dell'artista
italo-senegalese, tra le voci più potenti tra le giovani
generazioni di artisti afrodiscendenti; insieme a installazioni,
alcune di grandi dimensioni, fotografie, video e sculture sarà
presentata anche un'opera prodotta dal dialogo tra l'artista e
il territorio in un'ottica di reciproca conoscenza.
Binta Diaw, che lavora con diversi linguaggi espressivi
focalizza le sue opere sull'indagine filosofica dei fenomeni
sociali che caratterizzano la nostra contemporaneità e nello
specifico la migrazione, su questioni legate all'identità,
all'appartenenza, al genere utilizzando il corpo e lo spazio.
L'artista sollecita costantemente una riflessione a partire dal
fatto di essere una donna nera in un mondo europeizzato
attraversato da molteplici storie e caratterizzato da geografie
che possono essere costantemente revisionate e reinterpretate in
un'ottica consapevolmente critica.
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