/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Sversamenti carburante deposito Calenzano,pm dispone consulenza

Sversamenti carburante deposito Calenzano,pm dispone consulenza

Per verificare eventuale inquinamento, area resta sequestrata

PRATO, 12 febbraio 2025, 10:05

Redazione ANSA

ANSACheck
- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA

Nell'ambito delle indagini sull'esplosione al deposito Eni di Calenzano (Firenze), avvenuto il 9 dicembre scorso e costato la vita a cinque persone, la procura di Prato ha "conferito incarico di consulenza tecnica per individuare se l'evento e le condotte successive abbiano prodotto inquinamento ambientale. L'esigenza - si spiega in una nota diffusa dal procuratore capo di Prato Luca Tescaroli - è stata acuita dai verificati malfunzionamenti in seno all'impianto, che hanno comportato sversamenti di combustibile, come si è accertato attraverso sopralluoghi effettuati".
    In particolare "si sta procedendo ad appurare la sussistenza della presenza di idrocarburi e di altre sostanze nocive nelle acque sotterranee e nelle aree circostanti al deposito, ivi compresi i canali di scolo, anche al fine di comprendere se sussistano responsabilità penali e se sia necessario effettuare una bonifica. Attività che implica la necessità imprescindibile del mantenimento del sequestro in atto. L'avvenuta cessazione delle operazioni di trasferimento di prodotto da e verso il deposito e delle attività commerciali in seno al deposito non ha diminuito la pericolosità del sito, permanendo sorgenti di rischio esterne, quali il rischio concreto da rottura (anche accidentale), il rischio sismico, il rischio meteorologico, geofisico, ceraunico (fulmini che cadono) e il rischio derivante da dissesti idrogeologici".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza