"Comunicate ciò che avete dentro,
ciò che avete capito, ciò che di emotivo è emerso dai vostri
studi, non tenetelo per voi, è un atto di egoismo imperdonabile:
sparpagliate la cultura come un'epidemia buona, fatela scorrere
scegliendo con cura parole, sguardi, abbracci". Lo ha affermato
Drusilla Foer, intervenendo alla cerimonia d'apertura dell'anno
accademico 2024/25 dell'Università di Firenze.
"Abbiate cura di ciò che apprendete - ha proseguito -,
abbiate cura di voi, abbiate cura degli altri. Non siate
sbrigativi con voi stessi. Provate a non aderire alla modalità
sintetica dei messaggini o, ancor peggio, accettare e subire il
linguaggio della politica che non comunica con i giovani, o più
spesso lo fa per slogan. Ricordiamoci che dietro un messaggino o
dietro uno slogan, nella sua incompletezza, spesso si nasconde
il frainteso o, ancor peggio, un inganno".
Dunque, ha aggiunto l'artista, "fate scorrere ciò che sapete,
ma fate scorrere anche i vostri dubbi, poiché essi sono il più
ricco territorio di confronto. Questo mondo ha bisogno di anime
giovani, anime alte e responsabili, che mettono amore in quello
che sanno e lo mettono a disposizione di tutti, in qualsiasi
momento della giornata, come fosse una cosa normale. C'è un
vecchio detto che dice 'non è la forza del fiume che arrotonda
una pietra, è l'insistenza del fiume che la forgia'. Siate
naturalmente insistenti, date agli altri ciò che sapete".
"Questo mondo - ha concluso - ha bisogno di confronto, di
partecipazione, e di condivisione. Io non credo che ci sia un
piano B. C'è un piano B che è arrendersi all'ignorare, e questo
ha un nome preciso: si chiama dittatura".
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