Centinaia di musulmani originari del
Bangladesh hanno partecipato questa mattina alla celebrazione
finale del Ramadan in un antico complesso cattolico, quello di
San Domenico, a Prato, la città italiana con più stranieri del
Paese in rapporto alla popolazione residente. Nel complesso,
negli spazi adiacenti alla chiesa, è andato in scena all'alba un
sodalizio che si compone di una richiesta inedita - quella di un
Centro islamico alla Diocesi - e di una mano tesa: quella del
vescovo di Prato Giovanni Nerbini che ha concesso la struttura
in nome di una "proficua convivenza". E così stamane si potevano
osservare file di persone - soprattutto uomini in Kurta
colorati, l'abito da cerimonia bengalese - che facevano ingresso
nel complesso ecclesiastico pratese e prendevano posto nel
giardino per la preghiera islamica (Salat).
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