I buchi neri che si trovano al
centro delle galassie non sono solo divoratori di materia ma
veri e propri 'architetti cosmici' grazie ai venti da loro
generati, che accelerano improvvisamente a grandi distanze,
espellendo gas fuori dalle galassie. È la conclusione a cui è
giunto un gruppo di ricercatori internazionali guidati
dall'Università di Firenze e da Inaf - Osservatorio Astrofisico
di Arcetri, con un lavoro pubblicato su Nature Astronomy. Per la
prima volta, spiega l'università di Firenze, tale studio
dimostra che i venti generati dai buchi neri subiscono
un'improvvisa accelerazione quando si allontanano dal centro
galattico, giocando un ruolo chiave nell'evoluzione delle
galassie. "Ogni galassia ospita al centro un buco nero
super-massiccio - spiegano Cosimo Marconcini e Alessandro
Marconi, rispettivamente dottorando e docente di Astrofisica del
Dipartimento di Fisica e Astronomia dell'Università di Firenze -
Questi nuclei galattici attivi (Agn) mentre 'mangiano' materia,
generano forti venti di gas che si diffondono nello spazio
circostante".
Gli scienziati hanno scoperto un comportamento definito
"sorprendente". Nei primi 3.000 anni luce (1 kiloparsec) dalla
sorgente, i venti si muovono a velocità costante o addirittura
rallentano un po'; in seguito, subiscono una drastica
espansione, si riscaldano e accelerano, raggiungendo velocità
tali da espellere dalla galassia tutto il gas che incontrano
lungo la strada. A questo risultato i ricercatori sono arrivati
analizzando i venti di 10 galassie osservate col Very Large
Telescope (VLT - European Southern Observatory), telescopio in
Cile - la più importante struttura al mondo per l'astronomia - e
con un nuovo strumento per la modellizzazione 3D dei dati,
chiamato Moka3d e da loro sviluppato.
Un'acquisizione 'importante' "perché - spiega una nota - i
buchi neri supermassivi possono spingere il gas fuori dalle
galassie, fermando la formazione stellare e influenzando la loro
evoluzione". "Infatti - proseguono i due ricercatori - i venti
generati dagli Agn regolano la nascita delle stelle, perché se
il vento spazza via troppo gas, la galassia avrà meno
'carburante' per formarne di nuove. Possono, quindi, influenzare
la distribuzione del gas e degli elementi chimici e addirittura
fermare la crescita della galassia: se il vento è abbastanza
forte da espellere il gas nello spazio intergalattico, la
galassia stessa potrebbe smettere di crescere".
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