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Procura, decesso a Colle Isarco non dovuto all'uso del taser

Procura, decesso a Colle Isarco non dovuto all'uso del taser

Secondo l'autopsia l'uomo è morto per assunzione di cocaina

BOLZANO, 13 febbraio 2025, 13:50

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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In merito al decesso di un uomo che la scorsa estate, il 9 luglio, in stato confusionale e aggressivo aveva chiesto un intervento di soccorso a Colle Isarco ed era poi deceduto, la Procura della Repubblica precisa che l'uomo è morto per assunzione di cocaina e non per l'uso del taser che era stato adottato dalle Forze dell'ordine per contenerlo.
    "All'esito dell'autopsia e degli accertamenti medico legali svolti dai consulenti la causa della morte è stata ricondotta all'assunzione di cocaina che ha comportato un evento cardiaco acuto di tipo aritmico o vasospastico", si legge in una nota della Procura. "Nel caso di specie, tenuto conto del grado di intossicazione da cocaina, la stessa è stata di per sé causa sufficiente a cagionare la morte, mentre un eventuale ruolo concausale da parte del taser resta un'ipotesi altamente improbabile", continua la Procura. "Infatti, non ci sono allo stato attuale prove scientifiche che correlino con certezza l'uso di dispositivi di controllo elettronico come il taser ad eventi cardiaci di tipo aritmico; i valori di carica elettrica necessari ad indurre una fibrillazione ventricolare sono 200 volte maggiori di quelli emessi da tali dispositivi. Tuttavia, nonostante il rischio di sviluppo di fibrillazione ventricolare indotta da taser sia descritto in letteratura come trascurabile, in alcuni studi la percentuale è stata stimata fino al 5%. In questi casi è però, secondo quanto riportato dalla consulenza, impossibile prescindere dalla multifattorialità degli scenari descritti, laddove solitamente un quadro cardio patologico di base si intrinseca con l'intossicazione acuta da sostanze ad azione cardiotossica e con fattori di stress situazionale correlati all'estrema agitazione da fuga e/o immobilizzazione (es. excited delirium). Tali condizioni, favorendo lo sviluppo dell'acidosi lattica, possono infatti abbassare di per sé la soglia di insorgenza di aritmie fatali portando al decesso dei soggetti, indipendentemente dall'utilizzo del dispositivo taser", conclude la nota della Procura.
   

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