La Guardia di finanza insieme agli
agenti del Commissariato di Polizia di Bressanone a seguito di
un controllo amministrativo in un noto albergo della zona di
Bressanone hanno riscontrato numerose irregolarità. Nell'hotel
soggiornava un gruppo di 76 turisti danesi che non era stato
registrato. I turisti avrebbero dovuto pagare "in nero" un
importo pari a 30.000 euro.
Alla vista delle Forze dell'ordine il titolare e i dipendenti
hanno manifestato non poca agitazione: poliziotti e finanzieri
ne hanno, infatti, bloccati alcuni che tentavano di dileguarsi
da un'uscita secondaria, portando con loro documenti che,
evidentemente, dovevano essere sottratti al controllo e sorpreso
un barman, intento a stracciare appunti che recavano traccia
delle consumazioni degli avventori.
Parte dei pagamenti in contanti e senza il rilascio di
documento fiscale era già avvenuta. La ricostruzione degli
appunti che gli addetti al bar dell'albergo avevano tentato di
distruggere ha evidenziato l'avvenuto pagamento di consumazioni
per oltre 950 euro. Per le consumazioni non documentate
l'albergatore è già stato sanzionato, mentre per il pagamento
dell'intero soggiorno, non ancora conclusosi, saranno effettuati
successivi approfondimenti.
Gli agenti della Polizia hanno anche individuato numerose
violazioni alla normativa anti incendio. Dei 12 estintori
controllati, nessuno riportava una data di collaudo o verifica
recente o comunque entro l'anno.
Nel recente passato la Guardia di Finanza di Bressanone
aveva già condotto indagini sul conto di tale attività e
scoperto un astuto stratagemma con il quale l'hotel, attraverso
un'operazione immobiliare priva di qualsivoglia ragione
economica, era riuscito ad ottenere un notevole risparmio
d'imposta in capo ai soci, stimato in oltre 70 mila euro in 4
anni. In quel contesto erano stati individuati, in
collaborazione con gli ispettori dell'Inps di Bolzano, anche 4
lavoratori in nero e 33 irregolari, con conseguente irrogazione
di una sanzione di oltre 100 mila euro. Sono in corso ulteriori
approfondimenti da parte della Divisione Anticrimine della
Questura per l'adozione di eventuali misure di prevenzione
personale o patrimoniale nei confronti del titolare.
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