"Diciamo no alla globalizzazione
nel pensiero, nella parola e nell'azione, per non privarci della
nostra umanità. Con la sua croce Gesù ci ha mostrato che non è
indifferente verso di noi": così il vescovo Ivo Muser ricordando
oggi, Venerdì Santo, la passione e la morte di Gesù nel Duomo di
Bolzano.
Nel duomo di Bolzano la liturgia è iniziata alle 15, l'ora
della morte di Cristo, con il vescovo Ivo Muser e i
concelebranti prostrati in preghiera silenziosa davanti
all'altare. Il rito, accompagnato dal Coro del Duomo, è
proseguito con la lettura della Passione e lo svelamento della
croce per l'adorazione dei fedeli.
Citando papa Francesco sulla globalizzazione
dell'indifferenza, il vescovo ha messo in guardia: "Se diamo
libero sfogo a questa globalizzazione nel pensiero, nella parola
e nell'azione, essa ci priverà della nostra umanità. Ma Gesù era
tutt'altro che indifferente! Si è lasciato coinvolgere dai
bisogni e dalle ferite delle persone. Il punto più alto della
sua vita per gli altri è stata la sua croce, per mostrarci che
non è indifferente a noi." Quindi il Venerdì Santo, ha concluso
monsignor Muser, "guardiamo Gesù, il crocifisso. Lasciamoci
toccare personalmente dallo sguardo della sua misericordia e
chiediamogli il dono delle lacrime."
Domani, Sabato Santo, il vescovo celebra la Veglia pasquale
alle 21 nel Duomo di Bressanone. Domenica di Pasqua, 20 aprile,
alle 10 nel Duomo di Bolzano monsignor Muser presiede il solenne
pontificale trilingue trasmesso in diretta TV da RAI Alto Adige
(canale 808) e dall'emittente diocesana Radio Sacra Famiglia.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA