Il presidente generale del Club
alpino italiano Antonio Montani chiede un "ripensamento da parte
della Regione sull'opportunità di non modificare l'emendamento"
relativo all'accessibilità dei sentieri da parte dei veicoli a
motore. Lo fa con una lettera aperta alla presidente della
Regione Donatella Tesei. Spiegando di avere sperato in "un
ripensamento da parte della giunta".
Per Montani "è un errore asserire che la circolazione dei
mezzi motorizzati è consentita, tranne dove è vietato, per i
sentieri il principio è ribaltato". "Ci sono poi - aggiunge -
considerazioni che vanno al di là dell'attenta lettura delle
norme e sono considerazioni di carattere generale, calate tra
l'altro in una specifica realtà, quella umbra, che fa del suo
paesaggio millenario e di riscoperti modi di frequentarlo,
conoscerlo e amarlo, un punto di forza dell'offerta turistica e
culturale. La rete sentieristica umbra è unica per
concentrazione di elementi naturali, architettonici e
paesaggistici che consente al camminatore in pochi chilometri di
incontrare eccellenze culturali uniche al mondo. L'Umbria è
attraversata dal sentiero Italia Cai, che vede in questa regione
alcune delle tappe più belle; dalla via Francigena che si
appresta a ricordare gli 800 anni di San Francesco con eventi
internazionale; e una dedalo di percorsi che uniscono borghi di
bellezza unica. Anche nei drammatici mesi successivi al
terremoto i sentieri hanno rappresentato un'occasione di
ripartenza, portando in Umbria cittadini da tutto il paese per
dimostrare la vicinanza a questa terra magica".
"La presenza di motociclette sui sentieri disincentiva la
presenza dei camminatori che oggi rappresentano l'unico modello
di sviluppo turistico davvero sostenibile e davvero utile alle
popolazioni locali" sottolinea il presidente del Cai.
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