Coldiretti Umbria "è pronta a
scendere in piazza per tutelare i viticoltori italiani" "contro
la follia tutta ideologica delle etichette allarmistiche sul
vino". Con l'eventuale imposizione che "mette infatti a rischio
un settore cardine del made in Italy a tavola che vale quasi 14
miliardi a livello nazionale".
"Si tratta di un approccio ideologico nei confronti di un
alimento come il vino che - sottolinea Albano Agabiti,
presidente regionale di Coldiretti - fa parte a pieno titolo
della dieta mediterranea. Il giusto impegno dell'Unione per
tutelare la salute dei cittadini non può tradursi in decisioni
semplicistiche che rischiano di criminalizzare ingiustamente
singoli prodotti indipendentemente dalle quantità consumate.
Dobbiamo difendere un settore che ha scelto da tempo la strada
della qualità e del consumo consapevole. Assurdo che la
Commissione Ue penalizzi un prodotto che la stessa Unione
protegge in tutto il mondo per la qualità".
"Il nostro vino con diecimila anni di storia - commenta in
una nota di Coldiretti Roberto Berioli, produttore vitivinicolo
di Magione - è un frutto nobile della terra, della tradizione,
dell'identità e del lavoro di tanti agricoltori rispettosi
dell'ambiente e della salute dei consumatori. Occorre mantenere
la guardia alta per i continui attacchi al settore, promuovendo
una corretta informazione, specie contro l'allarmismo su un
prodotto che valorizza e racconta il nostro territorio, ma pure
lo stare bene insieme e in salute con un consumo consapevole".
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