Il consigliere regionale del Pd
Stefano Lisci chiede di "restituire piena operatività al Centro
di riabilitazione di Trevi, modello di eccellenza sanitaria
della nostra regione che va tutelato e potenziato". Annuncia
quindi un'interrogazione per conoscere gli intendimenti della
Giunta regionale in proposito.
"La struttura, per anni punto si riferimento anche per
l'utenza proveniente da fuori regione - osserva Lisci in una
nota -, ha subito un grave depotenziamento negli ultimi cinque
anni, che oltre a una diminuzione di personale e di posti letto
ha comportato anche la chiusura della piscina, servizio
essenziale per le terapie di molti pazienti. Nonostante gli
annunci della precedente Giunta e la riapertura farsa dei due
piani, permane una situazione di ridotta operatività che
penalizza gli utenti, mortifica il personale e il territorio
tutto, che non può in alcun modo rinunciare a un servizio così
importante e qualificante per l'intera regione". Nell'atto,
"frutto di un confronto con i consiglieri del gruppo consiliare
di opposizione 'Trevi Bene Comune' - fa sapere Lisci -, si
chiederà conto anche dell'attività di ricerca e sperimentazione,
fiore all'occhiello della struttura e sospesa in questi ultimi
anni proprio a causa della carenza di personale". "La struttura
- continua - deve tornare a pieno regime, con 36 posti letto
articolati nelle due principali sezioni di degenza: la
riabilitazione intensiva neuromotoria e la riabilitazione per
gravi cerebrolesioni acquisite. Va inoltre avviato un piano di
riqualificazione della piscina e di piena funzionalità del
centro, che dispone anche di una palestra e di laboratori per la
riabilitazione neuromotoria e neuropsicologica che per anni
hanno reso possibile un approccio altamente personalizzato alla
cura e alla riabilitazione. Va infine garantito - conclude Lisci
- un adeguato numero di personale".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA