"Per anni, le istituzioni hanno
ignorato un problema grave, lasciando che la contaminazione da
Pfas nelle acque umbre restasse sotto silenzio. Non c'è mai
stata una comunicazione chiara ai cittadini, né interventi
concreti per affrontare una questione che riguarda la salute
pubblica. Nessuno si è assunto la responsabilità di dire la
verità, e questo è inaccettabile": così, in una nota, il
capogruppo regionale del M5s, Luca Simonetti. Per il quale "con
la mozione approvata martedì in Assemblea legislativa, l'Umbria
sceglie di cambiare passo".
"La Regione - osserva Simonetti in una nota diffusa
dall'ufficio stampa dell'Assemblea - adotterà finalmente un
approccio serio e trasparente, basato sul principio di
precauzione, perché di fronte a una minaccia ambientale e
sanitaria non si può più restare immobili. Il monitoraggio delle
acque sarà rafforzato e reso pubblico, perché i cittadini hanno
il diritto di sapere in che condizioni si trova il territorio in
cui vivono. Le istituzioni avranno il dovere di riferire
periodicamente, garantendo un controllo costante. L'azione non
si ferma qui. L'impegno assunto prevede misure concrete per
ridurre l'esposizione della popolazione ai Pfas e per
individuare con chiarezza le fonti di contaminazione, impedendo
che il problema si ripresenti. Sarà chiesto al Governo e
all'Unione europea di introdurre normative più stringenti per
limitare la produzione e l'uso di queste sostanze, mentre sul
fronte delle bonifiche dovrà essere chi inquina a pagare, senza
scaricare i costi sulla collettività. L'atto approvato martedì è
frutto di un impegno condiviso e della volontà di affrontare con
serietà un problema che per troppo tempo è stato sottovalutato.
Per questo è stato sottoscritto da tutti i gruppi di
maggioranza, a dimostrazione di un fronte compatto nel voler
garantire ai cittadini trasparenza, sicurezza e un'azione
efficace contro l'inquinamento".
"Per troppo tempo - sostiene Simonetti - questo tema è stato
evitato, ma l'Umbria non può più permetterselo. L'inquinamento
da Pfas è un problema serio, che va affrontato con
responsabilità e determinazione. Oggi abbiamo preso una
direzione chiara: la tutela della salute e dell'ambiente viene
prima di tutto".
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