Confermando il trend in
atto dal 2015, è cresciuto anche nel 2024 il numero dei
pellegrini che sono arrivati alla Basilica di San Francesco
percorrendo gli itinerari francescani e passando alla "Statio
Peregrinorum", adiacente l'ingresso del Sacro Convento ad
Assisi. Sono stati in tutto 4.438. Il dato emerge dalle
statistiche presentate alla sala stampa del Sacro Convento alla
presenza, fra gli altri, del custode fra Marco Moroni e della
presidente della Regione, Stefania Proietti. I dati, illustrati
da fra Rafael Normando, evidenziano il saldo in positivo di 256
pellegrini nel confronto fra 2023 e 2024. Si conferma stabile la
percentuale di uomini e donne, mentre cambiano i numeri legati
alla tipologia di arrivo e delle provenienze. Nel corso del 2024
sono stati di più i pellegrini arrivati in gruppo, con un
conseguente calo di quelli in solitaria, comunque il 6,5 per
cento del totale. Il 97 per cento arriva a piedi, solo il 2,9 in
bicicletta.
Riguardo alla provenienza, di poco in flessione il dato dei
pellegrini italiani, la metà di quelli complessivi. Seguono
tedeschi (quasi il 12 %) e, questa è una novità, americani,
diventati più numerosi dei francesi (5,62% Usa, 5,18% Francia).
Per lo più sono ultrasessantenni, mentre restano ancora pochi i
giovani (l'8,9% ha tra i 18 e i 30 anni), comunque in crescita,
come evidenziato durante la presentazione dei dati, rispetto al
passato.
Alla presentazione dei dati sono intervenuti l'assessore al
Turismo di Assisi, Fabrizio Leggio, il vescovo di Città di
Castello e Gubbio monsignor Luciano Paolucci Bedini, Roberta
Gallina e Samantha Cesaretti dell'associazione Sentieri di
Felicità, oltre che fra Jorge Fernandez che coordina la Statio
Peregrinorum.
Il custode del Sacro Convento, fra Moroni, si è detto
"contento di questo numero che aumenta". "Il tempo del camminare
- ha proseguito - è un tempo propizio per crescere
spiritualmente e per ammirare tutto ciò che ha creato, perché il
camminatore lento può ammirare senza la velocità dei mezzi
tecnologici, di cui abbiamo bisogno ma che a volte diventano
schiavitù".
La presidente Stefania Proietti, nel suo intervento, ha
toccato il tema della fruibilità dei cammini. "Non possiamo
esimerci dall'avere un ruolo come Regione per presentare i
nostri cammini in omogeneità, perché i cammini attraversano
comuni grandi e piccoli, con diverse possibilità di fare
manutenzioni. La Via di Francesco deve essere un percorso
omogeneo per chi lo fa. I nostri cammini devono essere
accessibili a tutti, è una sfida grandissima ma abbiamo ben
chiaro l'obiettivo".
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