È stato rinnovato questa mattina in questura, a Perugia, il protocollo per la "Prevenzione e contrasto dei crimini informatici sui sistemi informativi critici dipendenti dall'Associazione nazionale Comuni italiani-Umbria".
Alla firma del documento, alla presenza del questore Dario Sallustio, la dirigente del centro operativo sicurezza cibernetica polizia postale Michela Sambuchi e il presidente di Anci Umbria, Federico Gori.
Il rapporto collaborativo, avviato tre anni fa, prevede varie iniziative per garantire la sicurezza delle infrastrutture e la protezione dei dati. Tra queste, incontri formativi e la predisposizione di procedure di intervento per prevenire e neutralizzare attacchi informatici.
Il rinnovo della convenzione - spiega la questura - è espressione di un accordo nazionale sottoscritto dal capo della polizia - direttore generale della pubblica sicurezza prefetto Vittorio Pisani e dal presidente Anci pro tempore Antonio Decaro nell’ambito del più ampio progetto “Pro-C2SI” per la Cyber sicurezza dei Comuni Italiani a tutela delle reti e dei sistemi informativi di supporto alle funzioni essenziali dell’Anci e delle Pubbliche Amministrazioni locali rappresentate. Lo stesso costituisce il precipitato logico-normativo di uno dei due pilastri dedicati alla tutela diretta delle infrastrutture informatiche dei Comuni con più di 20.000 abitanti per la prevenzione dagli attacchi cibernetici compromissori del regolare funzionamento delle stesse e per l’innalzamento dei livelli di competenza tecnica e di awareness. Con la firma del protocollo d’intesa, viene rafforzato il rapporto avviato 3 anni fa dal centro operativo per la sicurezza cibernetica e l’Associazione nazionale Comuni italiani Umbria, a salvaguardia dei “sistemi informativi critici” dislocati sul territorio regionale mediante la creazione di forme sempre più solide e strutturate di collaborazione che hanno consentito di “mettere a sistema” le conoscenze acquisite anche grazie al fondamentale contributo dei numerosi attori istituzionali coinvolti e delle più qualificate realtà del mondo imprenditoriale, sia nell’ambito nazionale che regionale. Tale collaborazione ispirata alle best practice di sicurezza partecipata finalizzate alla prevenzione e/o protezione da attacchi informatici, anche di matrice terroristica è svolta, già da tempo, dalla polizia di Stato, in via esclusiva, tramite il Centro nazionale anticrimine informatico per la protezione delle infrastrutture critiche – incardinato nel servizio polizia postale e per la sicurezza cibernetica di Roma ed a livello regionale dai Nuclei operativi di sicurezza cibernetica dislocati nei vari centri. Da qui la convinzione della necessità di continuare l’attività di proficua condivisione di informazioni per l’innalzamento del livello di sicurezza delle infrastrutture al fine di consentire agli enti locali di assicurare la regolare erogazione dei servizi all’utenza, nonché per garantire la protezione dei dati in essi contenuti. Il rapporto collaborativo tra il Centro operativo sicurezza cibernetica polizia postale e delle comunicazioni Umbria e l’Anci Umbria si sostanzierà nello scambio di informazioni, nella programmazione di incontri di carattere formativo e nella predisposizione delle procedure di intervento, atte a prevenire e a neutralizzare attacchi informatici di natura criminale e terroristica. “Questo protocollo – dichiara il questore Sallustio – parte integrante del più ampio progetto volto a garantire la cybersicurezza dei Comuni italiani, dà esecuzione anche in Umbria alla Convenzione stipulata nel luglio 2023 dal Capo della polizia – direttore generale della pubblica sicurezza e dal Presidente dell’Anci nazionale. Attraverso questo protocollo si potrà raggiungere l’obiettivo della prevenzione dall’illecita sottrazione di dati nonché da qualsiasi ulteriore attività illecita con particolare attenzione alla garanzia di continuità nei servizi di pubblica utilità. La sinergia fra tutti gli operatori del sistema pubblico si frappone quale argine nei confronti di una criminalità informatica sempre più organizzata e pervasiva”. “La polizia di Stato – afferma Sambuchi - mette a disposizione la competenza, le risorse tecnologiche e l’esperienza maturata nel settore del contrasto al cybercrime, in via esclusiva attraverso il Cnaipic a livello centrale e mediante i nuclei operativi dislocati sul territorio nell’ambito dei Centri Operativi per la sicurezza Cibernetica polizia Postale e delle Comunicazioni regionali che quotidianamente scendono in campo, per monitorare le “anomalie” presenti nella rete al fine di fornire tempestive ed efficaci risposte alle insidie in essa presenti suscettibili di pregiudicare la regolarità dei servizi di telecomunicazione, dei sistemi informatici e le reti telematiche, identificati come “infrastrutture sensibili di interesse pubblico” a livello regionale. "Il rinnovo di questo protocollo – spiega anche anche il presidente Gori - rappresenta un passaggio fondamentale per la sicurezza informatica dei nostri Comuni. In un contesto in cui le minacce cibernetiche sono sempre più sofisticate e pervasive, è essenziale rafforzare la collaborazione tra istituzioni per proteggere le infrastrutture strategiche e garantire la continuità operativa dei servizi pubblici. La sinergia con la polizia postale e il Centro operativo sicurezza cibernetica dell’Umbria ci consente di mettere in campo azioni concrete di prevenzione, formazione e risposta agli attacchi informatici, assicurando ai cittadini umbri servizi digitali sempre più sicuri ed efficienti. Questo accordo è particolarmente importante per tutti i Comuni, ma assume un valore ancora maggiore per i piccoli Comuni, che spesso non dispongono di risorse e personale specializzato nella gestione della sicurezza informatica. Grazie a questa collaborazione, anche le realtà con minori capacità tecniche potranno beneficiare di un supporto importante, accedendo a strumenti e competenze in grado di innalzare il livello di protezione delle loro infrastrutture digitali. L’anci Umbria continuerà a lavorare con determinazione per supportare i Comuni in questa sfida, promuovendo l’adozione delle migliori pratiche di cybersecurity e lo sviluppo di competenze adeguate a fronteggiare i nuovi rischi digitali".
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