"Il Papa si ritrova chiuso in una stanza di ospedale e penso che questo per lui sia terribile però è veramente necessario e gli auguriamo una pronta guarigione".
E' padre Antonio Spadaro, ex direttore della Civiltà cattolica, ora sotto-segretario al Dicastero della Cultura e dell'Educazione, uno tra i più stretti collaboratori del Papa sempre presente nei viaggi internazionali al suo seguito, a dare questa mattina in una intervista a Tv2000 una chiave di lettura del modo in cui il Pontefice sta affrontando la degenza, ma anche del suo stesso carattere. Francesco fin dai primissimi istanti in cui è stato eletto al soglio pontificio, ha fatto di tutto per non risparmiarsi, ha cercato di incontrare il maggior numero di persone possibili, di portare avanti i più numerosi progetti, di non far mancare la sua presenza all'estero come anche di tenere saldamente in mano il governo della Chiesa supervisionando tutte le nomine e tutte le 'rimozioni', come emerso proprio oggi con il caso del vescovo canadese accusato di coperture di abusi. Ma anche l'infaticabile Bergoglio, pur riluttante, è costretto al riposo e alla 'sottomissione' docile alle cure ospedaliere. Deve rallentare.
La posta in gioco del resto altissima non solo perché il suo dodicesimo anno di pontificato coincide con la celebrazione dell'Anno Santo ma anche perché all'orizzonte si stagliano i riti pasquali, il momento dell'anno più solenne per la Chiesa cattolica con la celebrazione della morte e resurrezione di Cristo. E' questa agenda monstre fatta di impegni giubilari (per ora annullati fino a domenica per quanto riguarda la presenza del Pontefice) e di riti che da calendario hanno inizio con il Mercoledì delle Ceneri e l'ingresso in Quaresima, che papa Francesco deve fare i conti.
Al Papa "auguriamo una pronta guarigione, è stazionario, hanno trovato il problema, il problema di una infezione multi batterica e quindi stanno approntando una terapia che pare sia efficace - rassicura p. Spadaro - quindi il Papa non è in peggioramento come spesso vedo che si sta dicendo in queste ore, non ha la febbre e ieri ha chiamato il parroco di Gaza". Per il resto si ostenta normalità.
Domenica a celebrare la messa nel Giubileo dei Diaconi sarà monsignor Rino Fisichella, già 'regista' dell'Anno Santo, delegato ad hoc dal Pontefice per la messa in San Pietro. Ieri c'è stato chi ha notato la presenza al policlinico Agostino Gemelli del cardinale Lazzaro You Heung-sik, prefetto del Dicastero per il Clero e arcivescovo emerito di Daejeo, che ha in "gestione" il Giubileo dei diaconi ed in particolare l'incontro di formazione degli stessi, aperto anche alle loro "spose", di sabato. Possibile che abbia fatto pervenire brevi manu al Papa documenti e discorsi da supervisionare anche se naturalmente l'accesso all'appartamento del Pontefice è blindatissimo per ovvie ragioni oltre che di riservatezza, di tutela rispetto al potenziale passaggio di virus e batteri.
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