"In Italia esistono solamente
"bambini autistici". La legge italiana prevede infatti programmi
e cure per questi ragazzi solo fino al compimento del 18 anni,
ma non contempla il caso di persone autistiche adulte. Che cosa
succede a questi ragazzi quando diventano grandi? Quali diritti
hanno? Dove vanno? Che fanno? "Parte da qui "Tommy e gli altri",
il primo film italiano sul tema dell'autismo che Sky ha scelto
di trasmettere, in occasione della Giornata mondiale della
consapevolezza sull'Autismo del 2 aprile, perché ritiene che sia
importante raccontare storie come queste, che non riguardano
"gli altri", ma il nostro modo di essere comunità.
Il film andrà in onda in prima visione il 1° aprile alle
21:15 su Sky ArteHD e alle 23.15 su Sky Cinema CultHD e in
replica il giorno successivo alle 19.35 sugli stessi canali Sky.
Il progetto,presentato oggi 30 marzo al Senato alla presenza del
Presidente Pietro Grasso, del Sottosegretario alla Presidenza
del Consiglio Maria Elena Boschi e del Sottosegretario alla
Salute Davide Faraone,nasce da un'idea di Gianluca Nicoletti,
giornalista e scrittore, ed è diretto da Massimiliano Sbrolla
(regista de "Il viaggio di Sammy"). Nicoletti compie insieme al
figlio Tommy, ragazzo autistico da poco divenuto maggiorenne, un
lungo viaggio attraverso l'Italia, da Forlimpopoli a Trento e
Madonna di Campiglio, da L'Aquila a Napoli, passando per Gravina
di Puglia, Botricello e Praia a mare, per incontrare "gli amici
di Tommy", ragazze e ragazzi autistici e i loro genitori.
Attraverso le immagini e le parole dei giovani e delle loro
famiglie, "Tommy e gli altri" porta alla lucestorie di
isolamento, di integrazione difficile se non impossibile.
Protagonisti sono "gli altri", ovvero quegli autistici adulti ai
quali, proprio come a Tommy, non viene più riconosciuto il
diritto a una vita sociale. C'è chi ancora vive in casa con i
genitori, ma prima o poi sarà destinato a essere considerato
solo una retta pagata dallo Stato, da chi ha nel mantenimento in
vita di queste persone il suo business, in strutture che tanto
ricordano i più detestabili luoghi di segregazione del passato.
Nelle famiglie visitate parlano madri e padri, raccontano la
loro giornata mentre tengono accanto a loro i giganti ex
bambini, a cui hanno dedicato la vita. Da queste storie emerge
solitudine e senso di abbandono, mentre si aspetta che si compia
un destino che rappresenta per i genitori un dilemma quotidiano:
"che sarà di mio figlio quando io non sarò più accanto a lui?".
Alcuni genitori però non si rassegnano, progettano, sognano e
immaginano soluzioni dove i figli potrebbero avere dignità di
vita e reale inclusione sociale. Come la creazione di strutture
adeguate, diverse dagli istituti, che possano ospitare gli
adulti autistici, formarli a professioni, renderli autonomi
quando le loro famiglie non ci saranno più, valorizzando tutte
quelle attitudini dei ragazzi che potrebbero essere messe a
disposizione della comunità.
"Tommy e gli altri" è il terzo progetto di Gianluca Nicoletti
sul tema, dopo i due libri "Una notte ho sognato che parlavi"
(2013) e "Alla fine qualcosa ci inventeremo" (2014). Il film è
stato interamente realizzato attraverso finanziamenti dal basso.
Il primo sostegno è arrivato dagli studenti dell'Università
Luiss Guido Carli di Roma, che hanno donato i proventi di un
loro Charity Day al progetto, mentre il resto del denaro
necessario è arrivato attraverso il crowdfunding: la campagna di
raccolta sulla piattaforma WhitYouweDo doveva durare quattro
mesi, ma Il target è stato raggiunto in sole tre settimane.
Canzone principale della colonna sonora del film è "Il costume
da Torero" di Brunori Sas, tratta dall'ultimo album"A casa tutto
bene". Il brano, cantato da Brunorie un coro di bambini, parla
dell'eterno altalenare tra la disillusione sempre dietro
l'angolo e la necessità di credere nella possibilità di un
cambiamento.
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