"La scelta del ministro Franceschini è stata indirizzata a scoraggiare l'uscita di casa dopo le ore 18.
Non è in discussione la sicurezza delle sale, rilevata e certificata, ma lo svolgimento delle attività dal vivo che porterebbe gente fuori casa nelle ore serali": comprende la scelta del Governo Eleonora Coccagna, direttore Abruzzo Circuito Spettacolo (Acs).
"Sebbene il presidente del
Consiglio Conte abbia assicurato il ristoro economico per le
imprese costrette allo stop, si sottovaluta che il vero problema
del comparto dello spettacolo dal vivo sia la riprogrammazione -
sottolinea Coccagna - un'operazione complessa, che non si fa
dall'oggi al domani. Il teatro non è come un ristorante o un bar
che riapre in pochi giorni. Serve tempo per programmare le
stagioni, trovare risorse umane, forza psicologica e soldi.
Queste chiusure ci lasciano nell'incertezza di quando si potrà
ricominciare".
Sembra quindi profilarsi una riapertura dello spettacolo dal
vivo non prima della primavera 2021, forse in estate. E si teme
che molti operatori del settore non riapriranno più.
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