"In questi 4 anni è stato fatto
tanto, ma tanto c'è ancora da fare in un settore che ha
necessità di profondi interventi strutturali. Abbiamo stanziato
470 milioni di euro, con il fine di realizzare infrastrutture e
interventi per efficientare il sistema idrico. Abbiamo fatto in
modo che venissero destinati 130 milioni alla messa in sicurezza
dell'acquifero del Gran Sasso, il più grande d'Abruzzo, che
serve circa 800 mila abruzzesi. La relazione della collega Sara
Marcozzi rappresenta una preziosa base di riflessione per
ulteriori interventi tesi a migliorare ancor di più il sistema
idrico abruzzese". Così il vicepresidente della Giunta regionale
d'Abruzzo con delega al Sistema idrico integrato, Emanuele
Imprudente, a margine della seduta straordinaria del Consiglio
regionale convocata per la presa d'atto delle risultanze della
commissione d'inchiesta sull'emergenza idrica che è stata
presieduta dal consigliere regionale del Gruppo Misto Sara
Marcozzi e che ha concluso i lavori proprio con la consegna
della relazione.
"Abbiamo dato corpo e sostanza a un sistema in crisi, oggi
possiamo guardare al futuro con fiducia e ottimismo consapevoli
che la politica tutta continuerà a creare i presupposti affinché
si realizzino azioni sinergiche per migliorare ulteriormente il
sistema idrico integrato di questa regione - prosegue Imprudente
- Dobbiamo continuare sulla strada che abbiamo intrapreso in
questi 4 anni e rendere la nostra azione sempre più incisiva,
tanto nelle risorse messe a disposizione del sistema, quanto
nell'affermazione di una strategia complessiva e sistemica che
renda omogenei i modelli di gestione della risorsa acqua.
Occorre superare gli steccati dell'appartenenza territoriale,
dei campanilismi; dobbiamo intervenire sulle tante criticità del
sistema e razionalizzarlo creando condivisione di obiettivi,
visione e strategia".
"Abbiamo reperito risorse per ridurre le perdite nella rete
idrica, per potenziare il sistema irriguo, per sviluppare il
sistema depurativo. Lo abbiamo fatto attraverso un approccio
complessivo di rete per poter gestire la risorsa acqua come
occasione di sviluppo e crescita di un intero territorio -
spiega ancora il vice presidente della Giunta abruzzese - Dal
primo giorno del mio mandato, abbiamo lavorato per realizzare un
pacchetto di progetti che potessero diventare esecutivi e i
risultati, in molti casi, sono confortanti e ci spingono a
continuare su questa strada". Imprudente sottolinea ancora "la
liquidazione dei sei enti d'ambito abruzzesi, snellendo e
semplificando il funzionamento del sistema e producendo una
riduzione dei costi e un tangibile miglioramento del servizio".
"Abbiamo centrato l'obiettivo dell'Ambito Territoriale Unico
Regionale (ATUR), coincidente con l'intero territorio abruzzese
e demandato la gestione unitaria all'ERSI (Ente Regionale per il
Servizio Idrico Integrato)", conclude Imprudente.
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