Dopo la statuetta vinta alla 68/a edizione del David di Donatello, insieme ad Alessandro Feletti (post-produzione) e Marco Falloni (missaggio), il fonico di presa diretta Alessandro Palmerini, sempre per il film 'Le otto montagne' si conferma vincitore anche ai Nastri d'Argento, da sempre l'iniziativa più importante nel calendario delle manifestazioni organizzate dal Sindacato nazionale Giornalisti cinematografici italiani.
Al fonico aquilano il Nastro d'argento per il "Sonoro" e ha
avuto la meglio rispetto alle altre candidature: Roberto Cois
per 'Bentu', Angelo Bonanni per 'Delta', Umberto Montesanti per
'Il primo giorno della mia vita' e 'Alessandro Zanon' per 'Il
sol dell'avvenire'.
"Sono i fonici di presa diretta - avevano commentato gli
organizzatori nel presentare i candidati - a rappresentare nella
tradizione dei Nastri d'Argento un'intera squadra tecnica.
Complimenti all'intero reparto del suono dietro ogni
nomination".
Riconoscimento analogo ad Alessandro Borghi e Luca Marinelli
a cui è stato assegnato il Nastro d'argento come "Migliori
attori protagonisti" per Le otto montagne, film dei registi
Felix Van Groeningen e Charlotte Vandermeers che ai David hanno
avuto, complessivamente, quattro statuette. Palmerini, invece,
aveva già vinto sia David , sia Nastro d'Argento nel 2013, per
il 'miglior suono' del film 'Diaz' di Daniele Vicari.
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