Il capogruppo di Forza Italia
alla Camera, Paolo Barelli, ha presentato stamattina all'Aquila
il ritorno di Paolo Federico in Forza Italia e la sua
candidatura al Consiglio regionale d'Abruzzo, alla presenza del
coordinatore regionale, Nazario Pagano, di quello provinciale,
Gabriele De Angelis, e del vice coordinatore provinciale Giorgio
De Matteis.
"Quello di Paolo Federico è un ritorno a casa - ha spiegato
Barelli - dimostra quanto Forza Italia sia attrattiva e quanto
rappresenti sempre di più quella casa dei moderati che non
ragionano né votano per partito preso. Paolo, peraltro, non
rappresenta solo la comunità che guida da ormai lungo tempo, ma
è punto di riferimento di un'area vasta e sicuramente porterà un
valore aggiunto al nostro partito".
Per Federico, 60 anni, dal 1999 quasi ininterrottamente alla
guida dell'amministrazione di Navelli (L'Aquila), si tratta di
un ritorno considerando che ha militato a lungo nel partito
fondato da Berlusconi. "Emozionarsi alla mia età è un segnale
forte, vuol dire che credo alla politica, quella vera - ha
esordito Federico -. Torno in una casa di moderati, di persone
che vogliono condividere obiettivi e strategie politiche per
l'interesse dei cittadini". Amministratore di lungo corso, di
professione funzionario dell'Anagrafe tributaria, Federico ha
spiegato così i motivi della scelta di accettare la candidatura:
"Occorre dare rappresentanza alle aree interne ai piccoli
centri che combattono quotidianamente con la carenza di servizi
e lo spopolamento e solo chi è stato a stretto contatto con le
comunità è in grado di interpretarne davvero i bisogni. La lunga
esperienza da sindaco mi insegna che sono proprio gli
amministratori il primo interlocutore dello Stato, quelli a cui
ci si rivolge per le piccole come per le grandi questioni, per
cui nessuno meglio di loro può farsi portavoce di istanze
importanti".
"Il desiderio - ha aggiunto - è quello di dare continuità ad
un'azione che ho sempre portato avanti, nei diversi ruoli, per
il benessere sociale dei cittadini che restano, o in alcuni casi
decidono di stabilirsi, nei comuni montani". Per Federico vanno
sostenuti i giovani e le politiche digitali.
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