Il museo diffuso
'MuDi', con le sue sedici stazioni tra cui la casa medievale che
si candida ad essere la più piccola al mondo, e poi stalle,
pagliai, cantine messi a disposizione dai pochi abitanti rimasti
nel borgo a rischio spopolamento di Goriano Valli, frazione di
Tione degli Abruzzi (L'Aquila), diventa caso di studio
all'università di Ferrara.
Si intitola, infatti, "Valorizzare i territori nascosti
puntando sul genius loci e l'autenticità: il caso MuDi" la
masterclass che si terrà sabato primo marzo nell'aula magna del
dipartimento di Economia e management dell'università di
Ferrara. Relatore, su invito di Fulvio Fortezza, professore di
Marketing e delegato dell'ateneo, sarà Fausto Di Giulio,
l'abruzzese ideatore di MuDi.
Una lezione sulle peculiarità del territorio coinvolto nel
progetto, sulle sfide iniziali, la genesi dell'idea, i risultati
ottenuti e attesi, e, non da ultimo, il coinvolgimento della
popolazione e delle amministrazioni locali nell'iniziativa.
Insieme a Di Giulio interverrà il sindaco di Amalfi, Daniele
Milano, per illustrare le strategie adottate dal suo comune per
gestire il fenomeno dell'overtourism.
Ma non solo, il museo diffuso abruzzese e la sua 'filosofia'
saranno al centro, giovedì 27 febbraio, del primo evento in
Abruzzo della community internazionale Rex Emea, che si
svolgerà al Museo delle Genti d'Abruzzo a Pescara: una tavola
rotonda riservata a 18 imprenditori e manager provenienti da
Abruzzo, Marche e Molise, dedicata all'innovazione delle aziende
e delle organizzazioni, con particolare attenzione alla
responsabilità sociale che le imprese e i leader hanno nel
contribuire ad un mondo migliore.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA