/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Siaf difende scuola Gdf L'Aquila, 'accuse gravi e distorte'

Siaf difende scuola Gdf L'Aquila, 'accuse gravi e distorte'

Il sindacato, addestramento duro, ma nel rispetto delle regole

L'AQUILA, 09 aprile 2025, 13:01

Redazione ANSA

ANSACheck
- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA

Il Sindacato italiano autonomo finanzieri respinge le accuse di atti vessatori e sevizie rivolte al personale istruttore della Scuola Ispettori e Sovrintendenti della Guardia di Finanza dell'Aquila, definendole "gravi e lesive della dignità e professionalità degli operatori".
    Secondo il sindacato, tali affermazioni - divulgate da media e social anche sulla base di un'interrogazione parlamentare della senatrice Ilaria Cucchi - "offrono una visione distorta e fuorviante della realtà".
    In una nota a firma di Eliseo Taverna, segretario generale nazionale, e Antonio Cammarano, vice segretario interregionale Abruzzo e Molise Siaf, il sindacato chiarisce che le attività della Scuola, come l'alzata mattutina alle 6:20 o l'attenzione formale all'aspetto fisico e comportamentale, rientrano nella normale disciplina militare". Quanto alle presunte forzature su allieve con problemi fisiologici, il sindacato precisa che "in presenza di dismenorrea o di altri disagi similari, che creino difficoltà a svolgere le normali attività, viene concesso, su richiesta delle interessate, il riposo medico presso la propria camera, previa autorizzazione del dirigente sanitario".
    "In merito alla percentuale di rinunce al corso - ricorda il sindacato - storicamente ogni anno si registrano entro i primi trenta giorni abbandoni da parte di aspiranti vincitori di concorso, e le ragioni non sono certo attribuibili a trattamenti disumani, distorti o vessatori, ma semplicemente al fatto che alcuni di loro realizzano e prendono atto, probabilmente, di non aver fatto la scelta giusta rispetto alle proprie aspettative".
    Nella nota viene anche ricordato che i ragazzi "entrano nel Corpo più o meno in un'età post adolescenziale, con tutto ciò che fisiologicamente ne deriva, anche in termini di fragilità, e dopo tre anni escono donne e uomini strutturati". Il sindacato si riserva dunque di tutelare il personale coinvolto anche legalmente, visto l'impatto mediatico e la delegittimazione in atto, ricordando che la Scuola forma ispettori preparati "a rispondere alle sfide della sicurezza nazionale con rigore, disciplina e resilienza".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza