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Asma nei bambini, uno su 10 ne soffre: visite gratuite a Chieti

Asma nei bambini, uno su 10 ne soffre: visite gratuite a Chieti

Giovedì 8 maggio, prenotazione obbligatoria

CHIETI, 06 maggio 2025, 13:52

Redazione ANSA

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Un bambino su dieci soffre di asma e oltre la metà dei piccoli pazienti presenta anche allergie respiratorie. Le forme allergiche, in particolare, sono in crescita a causa di fattori ambientali e climatici. Lo confermano i dati dell'équipe del Centro regionale di allergologia e pneumologia pediatrica della Clinica pediatrica di Chieti, che solo nei primi mesi del 2025 ha effettuato migliaia di test respiratori, alcuni già nei primi anni di vita.
    L'asma è la malattia cronica più frequente in età pediatrica.
    Per aumentare la consapevolezza e favorire la diagnosi precoce, giovedì prossimo, 8 maggio, dalle 16 alle 19, l'équipe del Centro offrirà valutazioni spirometriche gratuite a bambini e ragazzi tra 6 e 17 anni, nella piastra ambulatoriale dell'ospedale di Chieti (settimo livello, corpo A-B). I posti disponibili sono dieci, la prenotazione è obbligatoria: si potrà chiamare il numero 0871.357379 domani, mercoledì 7 maggio, dalle ore 15.00 alle 16.30.
    "Negli ultimi vent'anni - spiega la dottoressa Sabrina Di Pillo, responsabile del Centro nell'ambito della Clinica pediatrica diretta dal professor Francesco Chiarelli - la prevalenza dell'asma nei bambini è aumentata, soprattutto nelle forme allergiche. Le cause principali? Inquinamento atmosferico, cambiamenti climatici e stili di vita poco salutari". Dai due anni di età, gli allergeni inalanti, sostanze presenti nell'aria che stimolano una risposta del sistema immunitario, diventano sempre più rilevanti. Nei climi caldo-umidi prevalgono acari della polvere e muffe; nei climi temperati, come quello italiano, giocano un ruolo importante i pollini stagionali di betulla, graminacee ed erbe spontanee come l'artemisia. "In Europa - prosegue Di Pillo - è inoltre molto diffusa l'allergia agli epiteli di animali domestici, causa frequente di sintomi respiratori persistenti".
    Non tutti i bambini con allergia sviluppano asma, ma l'associazione è stretta: circa il 60% dei bambini asmatici in età scolare è anche allergico. L'esposizione a determinati allergeni può scatenare crisi acute (broncospasmo, affanno, tosse notturna), oppure contribuire, anche in assenza di sintomi visibili, a un'infiammazione cronica delle vie aeree e a una iperreattività bronchiale.
    "In Italia, oltre metà dei soggetti allergici è sensibilizzata agli acari della polvere - aggiunge Di Pillo - e fino all'85% dei bambini asmatici mostra una reazione ai principali Dermatophagoides". Il centro di Chieti esegue circa 400 valutazioni al mese: test di funzionalità respiratoria anche nei bambini sotto i tre anni, prove allergologiche cutanee, test di provocazione bronchiale e alimentare e, nei casi più complessi, valutazioni per l'uso di farmaci biologici. Tra questi, omalizumab, mepolizumab e dupilumab sono le molecole più recenti per il trattamento dell'asma grave.
    L'approccio più efficace non è mai unico: "È l'insieme delle misure adottate con continuità a fare la differenza - osserva Di Pillo - Evitare l'esposizione all'allergene, adottare uno stile di vita sano, curare adeguatamente l'infiammazione bronchiale e considerare l'immunoterapia specifica sono strategie da valutare con il medico. I farmaci biologici rappresentano una risorsa preziosa nei casi più resistenti, ma non sostituiscono le basi di una buona gestione clinica". Fondamentale è l'educazione delle famiglie: saper riconoscere i sintomi, intervenire precocemente e aderire con costanza alle terapie migliora sensibilmente la qualità della vita del bambino.
   

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