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Sit-in dei comitati 'No Snam' al Palazzo dell'Emiciclo

Sit-in dei comitati 'No Snam' al Palazzo dell'Emiciclo

Protesta contro la Linea Adriatica, 'troppi rischi ambientali'

L'AQUILA, 06 maggio 2025, 19:48

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Sit-in dei movimenti No Snam oggi all'Aquila, davanti al Palazzo dell'Emiciclo, in occasione della seduta del Consiglio regionale. Gli attivisti, provenienti da diverse località, hanno annunciato un presidio di protesta con l'obiettivo di seguire i lavori del Consiglio, dove tra i punti all'ordine del giorno è prevista la discussione sulla realizzazione della Linea Adriatica di Snam.
    L'opera comprende la centrale di compressione di Sulmona e un gasdotto che attraversa l'Appennino. E' contestata dagli ambientalisti per i rischi ambientali, i costi elevatissimi e l'assenza di benefici reali per le comunità locali.
    "Continuiamo a manifestare la nostra contrarietà a un progetto che riteniamo dannoso e superato - ha dichiarato Emanuele Amadio, del Comitato No Snam dell'Aquila - Si tratta di un investimento da 2,5 miliardi su una fonte fossile in declino, che mette a rischio aree naturali come la Madonna d'Appari e il Bosco di Patrignone a Montereale. Chiediamo alla Regione di ribadire la sua opposizione, come già fatto in passato, smarcandosi dalle pressioni del Governo Meloni".
    Mario Pizzola, del Coordinamento per il clima fuori dal fossile di Sulmona, ha ricordato che "i lavori della centrale di compressione sono già partiti, ma sul metanodotto si può ancora intervenire. La Regione ha già approvato 11 risoluzioni e 4 leggi contro l'opera, e ha negato l'intesa con 7 delibere, come previsto dalla Costituzione".
    "E' ora di aggiornare - ha aggiunto - la valutazione d'impatto ambientale, ferma al 2011, e di fare finalmente una valutazione costi-benefici. Speriamo che la politica mantenga una linea coerente con quanto fatto finora".
    Un fermo "no", dunque, al metanodotto Snam, giudicato "un'opera fossile, inutile, dannosa e costosa per le aree interne, che invece hanno bisogno di sviluppo sostenibile".
   
   

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