"Non esiste alcuna penalizzazione
dell'ospedale di Sant'Omero. Ribadiamo che siamo disponibili a
fornire informazioni, come sempre: la disinformazione rischia
di generare preoccupazione fra i cittadini sulla qualità delle
cure nei presidi, rendendosi corresponsabile della moblità
passiva", esordisce così il direttore generale della Asl di
Teramo, Maurizio Di Giosia in merito alle dichiarazioni del
consigliere regionale Dino Pepe, "il management aziendale non
sta depotenziando nessun presidio. La sanità non è più
organizzata per compartimenti stagni, tutte le realtà devono
coordinarsi per assicurare la migliore offerta sanitaria al
cittadino. L'ospedale di Sant'Omero è appunto nella rete
assistenziale provinciale". Che non ci siano penalizzazioni in
corso lo dimostrano le scelte fatte dall'azienda, che ha
ultimamente posto a capo di importanti unità operative Anestesia
e rianimazione e Pronto soccorso le migliori professionalità
disponibili all'interno della Asl, a cui si aggiunge la
convenzione con l'Università dell'Aquila per la Uoc di Medicina,
diretta dal professor Davide Grassi. A Sant'Omero esiste
l'unica struttura di colonproctologia a gestione universitaria
presente all'interno dell'azienda sanitaria. "Inoltre, nessun
primariato è stato tolto", precisa Di Giosia, "ad oggi la
Chirurgia è Uoc e per Ostetricia e Ginecologia c'è una simbiosi
con Teramo che ha incrementato di molto l'attività chirurgica.
Per il futuro si vedrà". Per quanto riguarda la risonanza
magnetica da 1,5 tesla, la Asl ne ha previsto l'acquisizione con
il Pnrr. La Asl ha inoltre avviato un piano di ammodernamento
del mobilio, e quindi anche dei letti, che a Sant'Omero riguarda
la Medicina e a breve l'Ortopedia.
"Questa azienda, grazie all'assessorato regionale alla Salute,
ha incrementato di 9 milioni il tetto di spesa per il personale,
cosa mai ottenuta in passato e che ci aiuterà a colmare le
carenze, laddove si riescano a reperire le professionalità
all'interno del mercato del lavoro. Un finanziamento che si
aggiunge ai 40 milioni concessi dalla Regione per colmare il gap
con le altre Asl abruzzesi. La carenza di personale è un
problema cronico in tutto il Paese", aggiunge Di Giosia, "la
nostra Asl ha messo in campo tutte le attività, da avvisi a
concorsi pubblici, a volte andati deserti, oltre ristoro
economico per il lavoro in più svolto dal personale. Sant'Omero
non solo non è penalizzato, ma viene ritenuto strategico perché
"di confine", tanto che stiamo lavorando per dargli una
specifica vocazione nei piani strategici aziendali".
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