"Abbiamo intercettato richieste
che ci hanno spinto ad attivare nuovi corsi di studio", lo ha
detto il rettore Edoardo Alesse all'inaugurazione dell'anno
accademico 2022/23. "Per noi è importante andare incontro a
richieste che ci hanno spinto ad attivare nuovi corsi di studio
per cui siamo oggi a quota 71 tra triennali, magistrali ed corsi
a ciclo unico, cui si aggiungono corsi di dottorato, di
specializzazione in area medica e sanitaria, master di I e II
livello e corsi di perfezionamento". Spazio anche alle attività
culturali. "Quest'anno - ha detto il rettore - per la prima
volta, oltre al Festival del teatro e a quello della
Letteratura-musica.cinema, ai Mercoledì della cultura, ai
numerosi eventi dello Street Science ed all'apertura di una
nuova sede del Pomaq, polo museale diffuso nel complesso di San
Domenico, realizzeremo in collaborazione con il comune
dell'Aquila il Festival del Medioevo, una settimana di eventi di
elevato valore storico-culturale oltre che divulgativo e
ricreativo". Il rettore ha anche ricordato la convenzione con il
sistema sanitario della Regione Abruzzo per poter gestire nel
migliore dei modi le attività formative relativamente ai
numerosi corsi di area sanitaria "fornendo alle 2 Asl di
L'Aquila-Avezzano-Sulmona e Teramo personale medico
universitario di elevatissima qualificazione professionale".
Alesse ha anche ricordato che l'ateneo è parte in causa di
progetti che prevedono il sostegno di fondi Pnrr e finanziamenti
europei". Presenti i ministri Anna Maria Bernini e Paolo
Zangrillo.
Alesse ha anche annunciato interventi di recupero strutturale
di palazzi in centro. Nel corso della mattinata si sono
alternati interventi del presidente del Consiglio studentesco
Eugenio Ortale, insieme a quello di Luisa Capannolo, in
rappresentanza del personale tecnico-amministrativo e
bibliotecario. Dunque, professori Univaq Silvia Mantini e
Stefano Brusaporci che hanno raccontato la storia della
struttura ospitante, ricavata all'interno del Monastero di San
Basilio. A conclusione della mattinata il coro Univaq, diretto
da Raffaele D'Ambrosio, ha eseguito il Gaudeamus Igitur, l'inno
universitario tradizionale.
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