"Finalmente la comunità
internazionale si è mobilitata per condannare l'escalation di
violenza nella parte orientale della Repubblica Democratica del
Congo".
Francesco Barone, professore Univaq e presidente della
onlus, Help Senza Confini, commenta con soddisfazione l'annuncio
di un cessate il fuoco unilaterale nella regione del Nord Kivu
per motivi umanitari, in seguito alle richieste di un corridoio
sicuro per gli aiuti e alle centinaia di migliaia di sfollati.
"Si tratta di un significativo passo in avanti - commenta -
Ora, l'obiettivo è quello di poter portare aiuti umanitari alla
popolazione". "Ho rivolto più di 30 appelli in questi anni -
sottolinea Barone - e, in queste ultime settimane, ho scritto
alle redazioni delle principali testate italiane. Ho partecipato
a trasmissioni televisive e ad alcuni tg, per dire 'basta alle
violenze a Goma' da parte dei ribelli M23".
Sabato scorso, Barone si è confrontato a Roma con alcuni
parlamentari. "Ho incontrato alcuni esponenti politici -
racconta - ai quali ho chiesto di intervenire, rendendosi
interpreti di un'azione concreta di contrasto alla guerra. Ho
creduto fino in fondo alla possibilità di un cessate il fuoco.
Finalmente, anche i Ministri degli Esteri del G7 hanno
dichiarato una 'ferma condanna' ai massacri".
"Appena l'aeroporto tornerà ad essere praticabile - conclude
Barone - tornerò a Goma per continuare gli interventi umanitari
avviati a partire dal 2014".
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