L'Abruzzo registra una presenza
straniera in crescita, con 87.066 residenti a fine 2023, pari al
6,9% della popolazione complessiva. Lo si legge nel Dossier
statistico dell'immigrazione presentato oggi all'Università
dell'Aquila dal professor Luigi Gaffuri, ordinario di Geografia
umana, sociale e dell'Africa, nell'ambito della Giornata
internazionale contro le discriminazioni razziali.
Secondo il documento, a cui ha contribuito lo stesso docente,
la provincia dell'Aquila è l'area con la maggiore concentrazione
(24.560), seguita da Teramo (23.599), Chieti (21.144) e Pescara
(17.763). I cittadini stranieri sono mediamente più giovani
rispetto agli italiani, con una fascia d'età compresa tra i 30 e
i 44 anni che rappresenta il 30,7% del totale;.
La nazionalità più rappresentata in regione è quella romena
(21.787 residenti, 26,3%), seguita da albanesi (10.763, 13%) e
marocchini (7.827, 9,4%). Significativa anche la presenza di
ucraini (4.134, 5%) e cinesi (3.887, 4,7%). I senegalesi,
concentrati nel Pescarese, sono 2.663, mentre i bangladesi, in
forte aumento, raggiungono quota 1.903;.
Il mercato del lavoro assorbe circa 36.100 lavoratori
stranieri, pari al 7,2% degli occupati regionali. Il 58,7% è
impiegato nei servizi, il 29,9% nel settore industriale e il
11,4% in agricoltura. Le imprese gestite da immigrati sono
14.467, con una prevalenza nel commercio (31,8%) e nell'edilizia
(19,5%). Tuttavia, il numero di queste attività ha registrato un
calo del 2,8% nell'ultimo anno;.
A fine 2023, i titolari di permesso di soggiorno erano
62.589, con un incremento del 3,8% rispetto all'anno precedente.
Il 52,1% ha ottenuto un permesso di lungo periodo, mentre 7.222
nuovi permessi sono stati rilasciati, principalmente per motivi
di protezione internazionale (45,5%) e ricongiungimento
familiare (35,6%);.
Gli studenti stranieri iscritti nelle scuole abruzzesi
nell'anno scolastico 2022/2023 sono 14.383, con un aumento
rispetto agli anni precedenti.
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