Una giornata di confronti e idee per
dare, tutti insieme, uno spartito di proposte alle realtà
politiche. Questo è il Piano B, con i propri valori e con un
sistema di storie di vita.
"L'individuo (da solo) non esiste" è l'evento tenutosi al
Palazzo della Cooperazione di Roma alla presenza di oltre 300
persone tra il pubblico e centinaia di accessi online,
organizzato dalle reti della società civile. L'iniziativa vuole
costruire ponti, stabilire relazioni, creare unione e
condivisione tra le generazioni e superare il concetto dell'io,
per dare vita ad un piano diverso, dove tutti insieme dobbiamo
scrivere il futuro delle nostre città, dell'Italia e
dell'Europa.
Hanno preso parte all'evento 12 esperti ed esperte
provenienti da tutta Italia, che hanno presentato un nuovo
paradigma relazionale, oltre a tre position paper su altrettanti
temi principali d'interesse collettivo come sanità, lavoro e
transizione ecologica.
Per Leonardo Becchetti (Direttore Festival Nazionale
dell'Economia Civile e Cofondatore NeXt Economia) "viviamo un
periodo di demenza relazionale, dai femminicidi alle lotte per i
dazi. C'è, quindi, un grande bisogno di intelligenze relazionali
e il Piano B nasce per questo: per mettere al centro questo tema
che è trascurato e spiegare come questo si declina in proposte
di policy concrete in tutti i settori della nostra vita, dalla
sanità al lavoro, alla transizione ecologica, sempre all'interno
del paradigma dell'economia civile. Quello che vogliamo fare è
far nascere delle comunità "ibride", sia nei territori che
virtuali, che lavorino su questo tema. Dobbiamo e vogliamo
assolutamente avere un impatto politico dal basso e aumentare la
partecipazione di persone organizzazioni".
Carla Collicelli , Senior expert CNR Ethics e ASviS, ha
evidenziato "la necessità di introdurre un paradigma relazionale
in una sanità e in un welfare che è diventato troppo freddo e
distante e, soprattutto, troppo centrato su criteri economici e
organizzativi di efficienza fredda. C'è bisogno, invece, di
ricostruire la relazione tra le persone, tra strutture, tra
privato, pubblico e terzo settore". "Piano B - ha detto Marco
Bentivogli, Coordinatore Nazionale Base Italia - è uno spartito
per rigenerare l'Italia, innanzitutto perché le ricette che si
stanno utilizzando, non solo nel nostro Paese, ma anche a
livello internazionale, non stanno funzionando. Bisogna
ricostruire uno spartito su cui rigenerare il Paese e non solo,
su questo si ragiona dentro Piano B, anche in ottica lavoro. Il
lavoro è l'aspetto della condizione umana che cambia più di
tutti e per questo ha necessità di veri e propri architetti del
lavoro».
Il direttore generale di Federcasse, Sergio Gatti, ha
spiegato che Piano B "riesce a coagulare tantissime persone. La
presenza di temi fondamentali per la vita dei cittadini, che
vengono discussi in una prospettiva progettuale". La direttrice
generale di Confcooperative Fabiola Di Loreto "non si tratta
solo di un incontro o di un evento isolato, ma di un'esperienza
collettiva che ci invita a guardare oltre noi stessi, per
riconoscere il valore profondo di ogni relazione umana. Al
centro di questo momento c'è la comunità".
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