Dalle piante agli insetti
impollinatori, passando per il suolo e i piccoli vertebrati, il
fotovoltaico non è solo uno dei principali motori della
transizione energetica, ma può anche portare numerosi benefici
alla biodiversità. Lo afferma lo studio del Wwf "Un'energia che
fa bene alla natura: i benefici del fotovoltaico per la
biodiversità".
Il report, curato da Valerio Renzoni, entomologo e
coordinatore Clima ed energia di Wwf Young, la community dei
giovani del Wwf Italia, contiene diverse prove di come il
fotovoltaico possa contribuire a una produzione di energia
compatibile con la salvaguardia della natura e delle persone,
spiega l'associazione ambientalista in una nota.
Per quanto riguarda gli organismi vegetali, per esempio, la
struttura dei moduli fotovoltaici, modificando parametri come
temperatura, umidità, precipitazioni nelle aree sottostanti, può
generare particolari microclimi che possono favorire anche
piante autoctone, alcune specie nelle aree sottostanti le file
di moduli e altre negli spazi interfilari. Il fotovoltaico può
quindi anche essere utile per le aziende agricole.
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