Gli stoccaggi italiani di gas a
gennaio 2025 sono tornati al livello di fine gennaio 2024 (63,2%
contro 64,9%), sopra la media degli ultimi 6 anni e sopra anche
i valori di anni pre-crisi energetica come il 2019 (55,6%) e il
2020 (60,8%).
Lo rivela il sito di energia Staffetta Quotidiana.
A gennaio, secondo il sito, è proseguita la dinamica che già
in dicembre aveva visto interrompersi la tendenza (proseguita
invece negli altri paesi europei) a svuotare gli stoccaggi a
scapito dell'import.
Quest'ultimo, nonostante i consumi piatti, è aumentato di un
1,1%, a 4.654,2 milioni di metri cubi (-18,6% sulla media
decennale) consentendo, con il contributo anche della produzione
nazionale beneficata dalla progressiva entrata a regime dei
giacimenti di Argo e Cassiopea, di ridurre il ricorso allo
stoccaggio: -4,6% le erogazioni nette, a 2.914,9 milioni di
metri cubi (-9,1% sulla media 2015-24).
Grazie a questi due mesi di riduzione delle erogazioni (-4,6%
in dicembre), conclude Staffetta Quotidiana, a fine gennaio lo
stato di consistenza delle scorte italiane è tornato
praticamente al livello di fine gennaio 2024.
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