Il settore energia è sotto i
riflettori e "le reti dovranno essere più affidabili e
resilienti anche verso gli eventi climatici estremi, per questo
è essenziale pensare ed agire in modo sistemico". Lo ha
sottolineato Cinzia Farisè, Executive vice president Power Grid
di Prysmian che ha partecipato all'evento 'Fonti alternative &
Green Transition' organizzato da RCS Academy, Corriere della
Sera e Pianeta 2030.
"Questo è un momento storico senza precedenti per il mondo
dell'energia: stiamo assistendo ad un forte aumento della
domanda, guidata dalla crescente elettrificazione e dai nuovi
abilitatori, oltre alla necessità di integrare l'energia da
fonti rinnovabili. Ciò ha un fortissimo impatto sulle reti
elettriche: secondo le stime dell' Agenzia internazionale per
l'energia (IEA, International Energy Agency), entro il 2040 sarà
necessario aggiungere o ammodernare 80 milioni di km di linee
elettriche, equivalenti alla rete esistente. E secondo la
Commissione Europea, entro il 2050 l'elettricità dovrà
rappresentare il 60% del mix energetico in Europa".
"Le power utility devono accelerare i loro processi di
ammodernamento ed espansione delle reti elettriche e come
Prysmian abbiamo tutte le risorse necessarie per supportarle in
questa accelerazione. I nostri risultati 2024 vedono una
crescita organica importante del business Power Grid, con più
del 20% dei ricavi derivante da questo segmento: non più solo
cavo, ma soluzioni green e smart, con bobine 'parlanti' dotate
del sistema di tracciamento Alesea, cavi con chip sottoguaina
capaci di fornire informazioni relative al cavo, alla sua
posizione e installazione, o ancora cavi preconnettorizzati e
accessori dotati di sensori per la misura di parametri critici"
spiega Farisè.
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