L'efficienza energetica riduce le
bollette, evita investimenti su reti e centrali di generazione,
migliora la competitività delle imprese e alleggerisce le spese
delle famiglie. Il ruolo delle politiche è fondamentale per
diffondere le buone pratiche e cogliere le opportunità: durante
la conferenza Enerpolicy, Fire (Federazione italiana per l'uso
razionale dell'energia) ha illustrato sia le proposte per
l'efficienza energetica sia i risultati dell'indagine condotta
tra i propri stakeholder sugli incentivi, da cui emerge che il
continuo cambio di indirizzi e regole genera confusione, ritardi
e frena gli investimenti invece di supportarli.
"L'indagine Fire condotta a inizio 2025 mostra come abbiamo
un buon quadro di supporto per l'efficienza energetica.
Rimangono ancora delle barriere economiche non superate dagli
schemi disponibili per alcune soluzioni e/o settori. In
particolare è necessario prevedere delle semplificazioni per le
Pmi, trovando il giusto equilibrio fra l'approccio adottato per
la misura e verifica delle prestazioni e l'entità dell'incentivo
concesso. Di certo bisogna dare maggiore continuità alle
politiche, per rendere più efficiente l'uso delle risorse
pubbliche", ha detto Dario Di Santo. "Per conseguire i migliori
risultati" Fire suggerisce in particolare "di rafforzare le
istituzioni preposte alle politiche energetiche, in particolare
il Mase, dotandole di risorse adeguate e realizzando
consultazioni in presenza con gli stakeholder, di ricorrere a
politiche di medio periodo, di promuovere misure per aiutare le
imprese a mettere sul mercato prodotti e servizi con consumi ed
emissioni ridotte e di introdurre semplificazioni, il tutto
senza abbandonare il green deal, bensì rendendolo più efficace e
sostenibile economicamente".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA