Nel 2025, in linea con un trend di
crescita annuale di lungo periodo del 5-7%, le perdite
assicurate globali da catastrofi naturali potrebbero toccare i
145 miliardi di dollari, a causa soprattutto di pericoli
secondari come forti tempeste, alluvioni e incendi
Secondo un'analisi del Swiss Re Institute, i pericoli primari
come terremoti e uragani rappresentano il rischio maggiore, con
potenziali perdite assicurate in un anno di picco che possono
arrivare o anche superare i 300 miliardi di dollari. L'Europa si
conferma una zona a forte rischio di alluvioni: nel 2024 tre
eventi alluvionali hanno causato perdite complessive assicurate
per 9 miliardi di dollari, 4,7 miliardi solo a Valencia.
L'Italia è uno dei paesi europei più esposti ai rischi
naturali. Allo stesso tempo, ha uno dei livelli più bassi di
protezione contro le catastrofi naturali del Vecchio continente,
con un divario tra le perdite economiche totali e quelle
assicurate pari al 78% negli ultimi dieci anni, rispetto al 46%
della Francia, al 57% della Germania, al 22% del Regno Unito e
al 26% della Svizzera", ha sottolineato Daniela D'Andrea, ceo di
Swiss Re Italia secondo cui "l'introduzione della nuova legge
sulle polizze catastrofali in Italia rappresenta un importante
passo avanti per il mercato italiano.
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