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ANSAcom - In collaborazione con Confimprese
Cresce il rischio di disimpegno emotivo tra i lavoratori del commercio al dettaglio e si intensifica la tendenza a cercare nuovi orizzonti professionali. Queste le principali evidenze emerse dalla ricerca condotta da Ipsos e Università Bicocca per Largo Consumo e presentata al convegno Retail & People organizzato da Confimprese, dove si evidenzia che quasi un lavoratore su tre (28,7%) nel settore retail è a rischio di disingaggio, mentre ancora più preoccupante è il dato secondo cui oltre la metà degli intervistati (51,2%) sta valutando seriamente l’idea di cambiare organizzazione o persino settore. Lo studio, basato su 900 interviste distribuite tra grande distribuzione, commercio al dettaglio non alimentare e ristorazione commerciale, evidenzia come le criticità siano maggiori tra i neoassunti con meno di due anni di esperienza. La mancanza di opportunità di crescita, l’autonomia limitata e i turni irregolari sono tra le cause principali della scarsa fidelizzazione. L’indagine rivela inoltre che la soddisfazione è strettamente legata al contenuto del lavoro svolto e alla qualità del rapporto con i superiori. Una relazione manageriale scarsa o poco empatica aumenta significativamente il desiderio di lasciare l’impiego. Il settore, notoriamente caratterizzato da un alto turnover, si trova quindi a un bivio. Le imprese devono ripensare modelli organizzativi e strategie di gestione del personale per rafforzare il coinvolgimento, puntando su formazione, riconoscimenti e un ambiente di lavoro più umano e inclusivo. “Negli ultimi cinque anni un milione e mezzo di giovani ha lasciato il mercato del lavoro. È evidente che i paradigmi stanno cambiando: per le nuove generazioni contano equilibrio tra vita e lavoro, senso di appartenenza e solo in seguito il salario” ha dichiarato Mario Resca, presidente di Confimprese. A confermarlo anche i dati Istat rielaborati da Umana. A marzo, infatti, il 31,8% delle aziende ha dichiarato di avere difficoltà a trovare addetti alle vendite, mentre quasi la metà (47,7%) fatica a reperire personale nella ristorazione. Per rispondere a queste esigenze, Confimprese ha siglato un accordo con Retail Institute Italy e Its Academy Machina Lonati per avviare a novembre un programma di formazione rivolto a giovani tra i 18 e i 29 anni, con contratto di apprendistato e due anni di percorso gratuito in aula e nei punti vendita.
ANSAcom - In collaborazione con Confimprese
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