Il progetto della serra idroponica, realizzato dall'esperto di settore, Salim Zouari coadiuvato da Badreddine Attia, è stato aperto al pubblico alla presenza del presidente dell'Unione tunisina dell'agricoltura e della pesca (Utap), Moez Ben Zaghdane che ha sottolineato l'importanza strategica di questo laboratorio nel promuovere l'agricoltura idroponica, un metodo che riduce il consumo di acqua fino al 90% rispetto all'agricoltura convenzionale basata sul suolo.
Questa iniziativa segna il culmine degli sforzi dei tecnici e degli esperti dell'Utap per affrontare le sfide della scarsità d'acqua e del cambiamento climatico, promuovendo al contempo uno sviluppo agricolo sostenibile, ha detto Ben Zaghdane, secondo cui l'idroponica rappresenta un'alternativa praticabile per la Tunisia e si prevede che la valutazione di questo progetto pilota incoraggerà un'adozione più ampia di queste tecniche a livello nazionale.
Molti agricoltori hanno già espresso interesse per l'idroponica, aprendo la strada a un'iniziativa agricola nazionale che integri questo approccio innovativo.
Da
parte sua, Salim Zouari ha sottolineato che la serra è il
risultato di diversi anni di ricerca e ha annunciato che sarà
aperta a visitatori, agricoltori e pubblico su base settimanale
per aumentare la consapevolezza e diffondere la conoscenza
sull'agricoltura idroponica.
Secondo Zouari, questa tecnica consente la produzione di un
chilogrammo di verdure con soli 20 litri di acqua, rispetto ai
circa 400 litri richiesti per la tradizionale coltivazione nel
terreno. Inoltre, riduce l'uso di fertilizzanti del 75% ed
elimina la necessità di pesticidi chimici, promuovendo un
modello agricolo più rispettoso dell'ambiente.
Riciclando l'acqua all'interno di un sistema a circuito
chiuso, l'idroponica non solo offre vantaggi ecologici, ma apre
anche nuove strade all'agricoltura urbana, consentendo la
coltivazione su tetti e balconi. Questo approccio rispecchia
modelli di successo in paesi come Egitto e Singapore, dove
l'agricoltura idroponica contribuisce in modo significativo alla
sicurezza alimentare.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA