MADRID - Non si ferma lo stillicidio di morti fra i migranti che tentano di raggiungere a nuoto Ceuta: il corpo di un uomo è stato recuperato la scorsa notte sulla spiaggia di La Almandraba, a sud dell'enclave spagnola in Marocco, poco distante dalla scogliera alla frontiera con il paese magrebino, riferisce l'agenzia Efe.
Il cadavere, recuperato intorno alle 4:00 da agenti della guardia civile, aveva indosso una muta da sub e le pinne. E corrisponde a un uomo che avrebbe tentato di arrivare a nuoto dalle coste marocchine in territorio spagnolo, in corso di identificazione. E' stato trasferito all'istituto di Medicina legale di Ceuta per l'autopsia. Si tratta del sesto cadavere recuperato sulle coste dell'enclave iberica da inizio anno.
Altri otto migranti, fra i quali tre minorenni, ce l'hanno fatta invece a raggiungere a nuoto Ceuta nonostante le avverse condizioni del mare e il maltempo, informano i servizi di emergenza e la polizia.
Molti migranti di origini marocchine approfittano del maltempo, sfidando le gelide temperature della stagione, per affrontare le i traversate a nuoto dalle coste di Castillejos verso l'enclave spagnola, nella speranza che nelle notti di pioggia ci sia meno sorveglianza di polizia alle frontiere, rischiando comunque l'annegamento o l'ipotermia. Nel 2024 la guardia civile spagnola ha recuperato i cadaveri di almeno 21 migranti al largo e sulle coste di una dozzina di località dell'enclave iberica in nord Africa, fra le quali El Sarchal, La Ribera, El Recinto, Benzù, Fuente Caballos, El Desnarigado e nelle acque dei porti di Santa Catalina, El Chorrillo, e Foso de San Felipe ed El Tarajal, secondo i dati ufficiali. I mesi più neri sono stati gennaio e agosto, quando furono recuperati rispettivamente quattro e cinque corpi di migranti. Il 9 settembre dello scorso anno, i sub della guardia civile (Geas), recuperarono al largo delle coste del Desnarigado il corpo di un ragazzino marocchino di 13 anni.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA