MADRID - Il ministro spagnolo dell'Interno, Fernando Grande-Marlaska, ha inaugurato la nuova 'frontiera intelligente' dell'enclave iberica in Marocco di Melilla, nota come Entry/Exit System (Ees), per la quale Madrid ha investito 11 milioni di euro e che entrerà in funzione a regime a ottobre nello spazio Shenghen. Il nuovo sistema punta a realizzare "un filtro più agile e sicuro" nel passaggio della frontiera, registrando non solo la documentazione di viaggio, ma anche le impronte digitali e i volti dei passeggeri, oltre alla data e al luogo di accesso e di uscita o all'eventuale rifiuto di entrata nello spazio Schengen.
"Melilla è pronta e implementare queste funzioni", ha spiegato Grande-Marlaska durante una visita ieri al valico frontaliero di Beni-Enzar, accompagnato dalla delegata del governo, Sabrina Moh, e dai comandanti della polizia e della guardia civile. "E' una soddisfazione poter verificare la conclusione dei lavori" e il "pieno adattamento" alle esigenze della Ue, ha aggiunto il ministro, nel ricordare che il progetto è stato proposto dal governo iberico per "dotare la frontiera di un sistema realmente efficace e sicuro" di controlli.
Il ministro dell'Interno ha inoltre segnalato che l'ammodernamento, con una tecnologica adeguata delle infrastrutture di sicurezza "non è stato limitato ai passi frontalieri, ma sono stati realizzati lavori lungo tutto il perimetro" del confine fra l'enclave spagnola e il Marocco, con un'investimento totale che "ha superato i 38 milioni di euro".
Grande-Marlaska ha infine rilevato che l'attuazione a livello dell'Unione Europea dei controlli alla 'frontiera intelligente' "è stata ritardata", ma si aspetta che il prossimo Consiglio Europeo indichi una data, che si prevede possa essere nel prossimo mese di ottobre.
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