RABAT - Il Marocco entra in una nuova fase della sua trasformazione digitale con il lancio di una piattaforma centralizzata per i servizi pubblici online.
L'iniziativa, che riunisce già 600 servizi accessibili online, mira a facilitare l'accesso dei cittadini alle procedure amministrative. Il progetto, il cui lancio ufficiale è previsto per il 14 febbraio, è stato illustrato dalla ministra Amal El Fallah Seghrouchni, responsabile della Transizione digitale e della Riforma amministrativa.
I servizi sono già disponibili e, per esempio, per ottenere la licenza per aprire un asilo nido, il numero di documenti richiesti è stato ridotto del 54% e i tempi di elaborazione sono stati accorciati del 91%. Allo stesso modo, il processo di iscrizione all'esame di maturità gratuito è stato completamente digitalizzato, consentendo ai candidati di compilare la propria pratica online in meno di 20 minuti, eliminando la necessità di spostarsi fisicamente e riducendo notevolmente i tempi di attesa.
Per sostenere le imprese, il Ministero ha inoltre agevolato l'accesso all'assistenza fiscale, riducendo del 58% il numero di documenti necessari per beneficiare degli aiuti statali legati all'imposta sulle società. Queste riforme mirano a rendere le procedure amministrative più rapide e semplici, al fine di stimolare gli investimenti e sostenere l'economia del Paese.
Sono in corso anche altre iniziative prioritarie per migliorare il sistema sanitario e facilitare l'iscrizione scolastica dei bambini.
Intanto le amministrazioni pubbliche sono sotto esame per raggiungere la maturità digitale, una campagna di misurazione, con la valutazione di 24 record di dati, che già mostra un miglioramento del 20% rispetto al 2022. Le prospettive per il futuro sembrano promettenti, con l'imminente implementazione del 5G, che dovrebbe raggiungere il 25% della popolazione entro il 2026 e il 70% entro il 2030, in particolare nelle città che ospiteranno i Mondiali di calcio del 2030. Allo stesso tempo, la seconda fase del National Broadband Plan mira a coprire 1.800 aree e ad equipaggiare 5,6 milioni di case entro il 2030.
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