Lo ha riferito su X Nicola Orlando, l'ambasciatore dell'Unione europea in Libia, spiegando che la discussione si è concentrata sulla "detenzione dei migranti" e ha visto il contributo delle branche libiche di Iom, Unhcr e Unicef.
Orlando, già inviato speciale italiano per la Libia, ha
precisato che tra le priorità individuate vi sono "ritorni
volontari più rapidi", "migliori condizioni di detenzione" con
"cure mediche salvavita" e una "maggiore condivisione di
informazioni" per evitare che i migranti cadano nelle mani di
"trafficanti e contrabbandieri".
L'Ue, ha aggiunto, resta impegnata a collaborare con le
autorità libiche e i paesi di origine per "una governance
migratoria umana" e per contrastare "il traffico di esseri umani
e lo sfruttamento".
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