"Dopo anni vissuti lontani dalle loro case, tante famiglie stanno tornando con determinazione e coraggio - afferma Laura Iucci, direttrice della raccolta fondi di Unhcr Italia. Ma le difficoltà restano enormi, la crisi non è finita: mancano le case, le scuole, gli ospedali, l'elettricità, il cibo e l'acqua potabile. Stiamo lavorando senza sosta nel Paese, le priorità sono riparare le tante abitazioni danneggiate e ripristinare le infrastrutture dei servizi di base, ma le risorse non sono sufficienti. Senza un sostegno adeguato, milioni di rifugiati e sfollati siriani potrebbero veder sfumare il loro sogno di un futuro migliore. Non possiamo lasciare che questa speranza svanisca. Per questo lanciamo un appello alla generosità di tutti: non lasciamo soli i siriani in questo momento cruciale, basta anche un piccolo aiuto per fare la differenza".
Senza sufficienti finanziamenti, sottolinea l'Unhcr, 1,5 milioni di siriani resteranno senza beni di prima necessità e 75.000 persone tra le più vulnerabili resteranno senza un alloggio d'emergenza. (ANSAmed).
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