Lo spettacolo è stato accolto con successo dal pubblico che ha gremito il teatro facendo registrare il tutto esaurito con una forte presenza della comunità nazionale italiana di Fiume.
Tra i partecipanti la Console Generale a Fiume Iva Palmieri, la Sovrintendente del Teatro Nazionale Croato Ivan Zajc Dubravka Vrgoč, la direttrice generale del TSV Claudia Marcolin, il Presidente della Giunta Esecutiva dell'Unione Italiana, Marin Corva, il Direttore artistico del Dramma Italiano, Mirko Soldano e alcuni rappresentanti dell'Ambasciata italiana in Croazia e dell'ICE-Agenzia per la promozione all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane. Il teatro quarnero è da sempre vicino alla commedia goldoniana grazie al ruolo fondamentale che ha avuto nella storia del teatro europeo e alla storica influenza culturale veneziana in tutta l'area adriatica.
Sul palcoscenico, il cast degli interpreti composto da Camilla Semino Favro, Ivan Alovisio, Olga Rossi, Aurora Cimino, Riccardo Gamba, Stefano Maria Iagulli, Giuseppe Nicodemo, Alberto Olinteo e Andrea Tich, così come i collaboratori alla regia per le scene, Marco Rossi e Francesca Sgariboldi, le luci, Dalibor Fugošić, i costumi, Manuela Paladin, e le musiche, Giovanni Frison, sono stati impegnati in un'esperienza di stretta collaborazione tra attori, attrici e maestranze sia del dramma italiano di Rijeka sia del Teatro Stabile del Veneto. Il risultato è un progetto internazionale strettamente condiviso tra i due enti co-produttori.
L'argomento della pièce è incredibilmente serio: il conte Ottavio, in preda a una nuova passione per la marchesa Beatrice, decide di liberarsi della moglie Rosaura, figlia del mercante Pantalone. Lei, però, con la sua intelligenza fuori dal comune non si arrenderà facilmente e userà il teatro come raffinato strumento di difesa. Scritta nel 1752, quando Goldoni era in procinto di lasciare il Teatro Sant'Angelo, La Moglie Saggia è un vero e proprio thriller psicologico che tiene il pubblico col fiato sospeso, ma anche un'opera corale che racconta di un mondo violento ed individualista (a partire dai falsi amici Lelio e Florindo pettegoli e scrocconi) e mescola magistralmente tragedia - sfiorata - e commedia.
"Con questa anti-Locandiera pienamente borghese (l'anno di composizione è lo stesso) assistiamo a un passo significativo verso il dramma moderno e suoi labirinti interiori - scrive Giorgio Sangati nelle sue note di regia -. È un Goldoni horror, più nordico che mediterraneo, un thriller psicologico che anticipa Ibsen e tiene il pubblico col fiato sospeso, ma anche un'opera corale che racconta di un mondo violento e individualista e mescola magistralmente tragedia e commedia".
Sangati, vero e proprio cultore dell'opera di Carlo Goldoni di cui ha messo in scena in precedenza Arlecchino, il servitore di due padroni e Le donne gelose Dopo un tour nelle città istriane di Fiume, Pola e Pirano lo spettacolo approderà nella culla naturale del Teatro Goldoni di Venezia il 14 febbraio, giorno di inizio del Carnevale, per il suo debutto italiano e sottotitolato in inglese, per poi chiudere la tournée al Teatro Verdi di Padova. (ANSAmed).
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